12 Ottobre 2017

Nel solco di Teodora, alla scoperta del potere femminile tra antico e contemporaneo: il programma del congresso internazionale di venerdì 12 ottobre

Proseguono i lavori del convegno internazionale “Nel solco di Teodora” che sonda le pratiche, i modelli e le rappresentazioni del potere femminile dall’antico al contemporaneo. Domani, venerdì 13 ottobre, dalle 9 nella Sala Muratori della Biblioteca Classense, la giornata sarà aperta dalla relazione della professoressa Francesca Roversi Monaco che richiama immagini topiche della letteratura e delle fonti storiche rappresentanti il potere femminile. A seguire l’intervento di Edouard Degans, storico dell’architettura, che introdurrà il tema dell’erotismo femminile nelle sovraporte fiorentine e romane. La donna, nella sua sensualità, si fa porta, mediazione, conduce al desiderio e alla crescita dell’uomo integrale nella sua dimensione spirituale e religiosa. Chiara Continisio dell’università Cattolica di Milano, richiama le principesse nelle “Vite di donne illustri”: tra modello, icona e realismo, la donna viene immortalata come illustre e diventa un esempio. La professoressa Simona Negruzzo condurrà nel mondo ottomano, in una Costantinopoli del Seicento, permettendo la conoscenza della donna dell’harem che si rivela come potente mediatrice e non come stereotipata concubina. Simona Feci, dell’università di Palermo, narrerà degli avvelenamenti nella Roma della prima età moderna, mentre la professoressa Elisa Novi Chavarria farà il punto storiografico su quello che è il tema classico delle corti e dei feudi nella prospettiva di un potere femminile nella Napoli della prima modernità. Vittoria Fiorelli, dell’università Suor Orsola Benincasa, si soffermerà sui linguaggi e la prassi di potere nelle genealogie femminili tra Roma, Napoli e Madrid, mentre concluderà la mattinata Aurora Savelli, dell’università di Firenze, con la sua Caterina Medici Gonzaga nella biografia di Fulgenzio Gemma.

Il pomeriggio, dalle 14,30, si colora di Francia e a parlare saranno storici principalmente francesi. La sessione verrà moderata da Jean Boutier dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Marsiglia. Fanny Cosanday, nota agli appassionati di storie di regine e principesse, si fermerà sul tema del patrimonio e della legittimazione del potere, mentre Alessia Lirosi, dell’università di Roma Tre, rifletterà sul potere delle donne religiose subito dopo il Concilio di Trento. Storia religiosa, e nello specifico carmelitana, sarà il tema della relazione di Elisabetta Marchetti, dell’università di Bologna, mentre Donatella Biagi Maino presenterà l’immagine della donna guerriera nella pittura occidentale. Vincenzo Lagioia, dell’università di Bologna, condurrà il pubblico in Francia attraverso la vicenda della granduchessa Margherita Luisa d’Orléans. Mathieu da Vinha, del centro di ricerca di Versailles, parlerà di donne e figlie di commensali e della loro ascesa sociale nella cornice della Versailles del XVII secolo. Sylvie Steinberg, nota agli studiosi di studi di genere per il suo lavoro sul travestitismo in epoca moderna, si soffermerà sulle dame tra ideale feudale e magistratura. Chiuderà la sessione pomeridiana Léa Renucci, dottoranda dell’EHESS di Marsiglia, sul tema delle competenze e dei poteri delle donne all’interno del mondo dell’accademia dell’Arcadia.

La Casa delle Donne accompagnerà i convegnisti e il pubblico con una “passeggiata storica” nei luoghi delle donne ravennati dalle ore 18.45 alle 19.45.