La seduta del 31 gennaio 2019

Seduta dedicata al Giorno della Memoria

Il 31 gennaio nella Sala del Consiglio Comunale alle ore 9,45 si è riunita la seconda seduta della Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi dell’anno scolastico 2018/19, alla presenza del Sindaco Michele de Pascale, del Prefetto Enrico Caterino, del Questore Eugenio Russo, del Comandante provinciale dei Carabinieri Roberto De Cinti, del Comandante della Guardia di Finanza Andrea Fiducia, dell’Assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali e di Agostina Melucci, Dirigente dell’Ufficio X Ambito Territoriale di Ravenna.

La seduta si inserisce fra le iniziative che l’Amministrazione Comunale dedica alla Giornata della Memoria, che ricorda le vittime della Shoah e intende portare alla Consulta e, a cascata agli alunni e alle alunne delle Scuole del territorio, elementi di conoscenza e riflessione, perché una delle più grandi tragedie dell’umanità non venga dimenticata.

La seduta è stata aperta dal Sindaco che, sottolineando la giovane età dei partecipanti, ha parlato delle difficoltà per loro di comprendere e rendersi conto cosa siano realmente stati il fascismo e le violenze compiute in quel periodo: “Dobbiamo imparare a sentire qualsiasi ingiustizia verso gli altri, in qualsiasi posto del mondo, come se fosse perpetrata verso di voi, anche perché nel momento del bisogno ci sono state persone venute da altri paesi che hanno combattuto e sono morte per aiutarci a riconquistare la nostra libertà. Questa giornata – ha proseguito il Sindaco – serve per ricordare le vittime delle atrocità della Shoah, per capire la gravità di ciò che successe, per cercare di fare in modo che non si ripeta mai più e per ringraziare persone che hanno compiuto gesti eroici e combattuto per difenderci e restituirci la libertà.”

Dopo di lui ha preso la parola il Prefetto che, nell’esporre alcune considerazioni sulla tragedia della Shoah e sugli eventi drammatici di quel periodo bellico, ha brevemente illustrato ai ragazzi e alle ragazze la differenza tra prigionieri di guerra e internati e tra questi ultimi e i deportati; ha, inoltre, riportato alcuni dati numerici sulle vittime per far comprendere meglio l’enormità dello sterminio. “Gli internati – ha spiegato il Prefetto – erano i militari che dopo la resa dell’Italia si sono rifiutati di schierarsi con i tedeschi. Sono stati portati nei campi di prigionia in Germania come ” internati” per evitare che potessero avvalersi della Convenzione di Ginevra che garantisce alcuni Diritti ai prigionieri di guerra. Nel 2006 lo Stato italiano ha deciso di dare una medaglia d’onore ai sopravvissuti o ai familiari dei deceduti.”

Il Prefetto ha poi consegnato le Medaglie d’Onore ai familiari degli internati Fabbri Aldino, De Crignis Luciano, Missiroli Corrado e Tabanelli Deleo. Conclusa la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore è intervenuta Agostina Melucci che ha sottolineato l’importanza di questi incontri per stimolare nei ragazzi e nelle ragazze il pensiero critico e la capacità di rielaborare gli insegnamenti della storia in chiave contemporanea.

I ragazzi e le ragazze della Consulta hanno seguito tutto con grande attenzione, in particolare le parole dei familiari che hanno raccontato le storie dei loro congiunti, a quel tempo ventenni pieni di vita, e delle loro famiglie, a cui la guerra ha portato tanto dolore, perché cìè anche chi non è più tornato. Chi è riuscito a tornare a casa, per decenni non ha raccontato quello che aveva subito, un po’ per pudore, ma anche perché la cosa più importante era ricostruire la propria vita: solo in tarda età si sono aperti con i figli e i nipoti perché sapessero e non dimenticassero le ferite che la guerra e l’odio possono portare.

Molti gli interventi per portare osservazioni, riflessioni e comunicazioni su quanto fatto a scuola per ricordare il Giorno della Memori. Due alunne della Scuola Montanari hanno presentato il video da loro prodotto inerente alla mostra “Punti di Luce. Essere donna nella Shoah” promossa da Concittadini-Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna e allestita negli spazi della scuola.

La seduta si chiude alle 11,30

Mariagrazia Bartolini