15 Agosto 2019

Interrogazione – Nuovo Regolamento “Case famiglia” – adeguamenti sismici quasi impraticabili – quali provvedimenti?

di Samantha Tardi – capogruppo CambieRà

Premesso che:

con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 114221/91 del 4 giugno 2019 è stato approvato il “Regolamento per la vigilanza nelle strutture residenziali per anziani con un numero di ospiti fino ad un massimo di sei denominate “Case famiglia”, “Appartamenti protetti per anziani” e “Gruppo appartamento per anziani”.

E che:

all’art. 5, comma 2-c, viene richiesta, tra le caratteristiche strutturali, la “presentazione della documentazione per garantire una valutazione della sicurezza sismica ex art. 8.3 NTC di cui al D.M. 17/01/2018 ed il deposito del progetto strutturale o istanza di autorizzazione sismica ex L.R. 19/2008 in caso di lavori”.

Considerato che:

sono innumerevoli i casi in cui le Case Famiglia occupano immobili di proprietà terza, tramite regolari contratti di affitto, e non è quindi così scontato che il proprietario dell’immobile abbia intenzione di accollarsi oneri e spese sostanziose per l’adeguamento sismico delle strutture, essendo spesso e volentieri anche all’interno di condomini di vecchia costruzione ed essendo altresì considerate abitazioni civili senza obblighi particolari in tal senso.

E che:

non tutti i gestori di Case Famiglia, a loro volta, hanno intenzione di accollarsi spese ed oneri per adeguare a livello sismico un immobile che non appartiene loro.

Dato quindi atto che:

a causa di questo obbligo imposto dal nuovo regolamento si rischia un ingente problema dato dalle mancate presentazioni di tale documentazione, innescando anche eventuali rischi di interruzioni premature  di contratti d’affitto, se non cessazioni di attività di “Casa Famiglia”, con conseguente danno fisico, morale, psichico ed economico per gli ospiti di tali strutture, che, ricordiamolo, sono sempre l’utenza più debole da dover proteggere evitando quindi traslochi forzati.  

SI CHIEDE QUINDI AL SINDACO ED ALLA GIUNTA

  • Quali sono le conseguenze esatte che i gestori di Case Famiglia subirebbero in caso di impossibilità di presentazione della documentazione per garantire una valutazione della sicurezza sismica ex art. 8.3 NTC di cui al D.M. 17/01/2018 ed il deposito del progetto strutturale o istanza di autorizzazione sismica ex L.R. 19/2008 in caso di lavori?
  • Quali invece le conseguenze esatte che subirebbero i proprietari degli immobili per le stesse suddette mancanze?
  • Cosa si intende fare per poter trovare un punto d’incontro tra Comune di Ravenna e gestori delle Case Famiglia che, non essendo proprietari, rischiano di vedersi rifiutare la richiesta di adeguamento strutturale e quindi si ritrovano costretti a non ottemperare agli obblighi di regolamento, rischiando di chiudere o di non vedersi rinnovato il contratto di affitto?