12 Gennaio 2021

ODG – L’Amministrazione comunale si impegni in ordine al potenziamento del Pronto soccorso e dei reparti dell’Ospedale e per una migliore organizzazione strutturale della sanità ravennate, a partire dalla medicina territoriale.

di Nicola Pompignoli, Samantha Gardin, Gianfilippo Rolando, Learco Tavoni – consiglieri Lega Nord
Alberto Ancarani – capogruppo FI
Samantha Tardi – capogruppo CambieRà
Veronica Verlicchi – capogruppo La Pigna
Alvaro Ancisi – capogruppo Lista per Ravenna
Massimiliano Alberghini – capogruppo

Proposta di Ordine del giorno

L’Amministrazione comunale si impegni in ordine al potenziamento del Pronto soccorso e dei reparti dell’Ospedale e per una migliore organizzazione strutturale della sanità ravennate, a partire dalla medicina territoriale.

Il Consiglio Comunale

Visti e considerati

La forte apprensione dei cittadini evidenziata da numerosi articoli di stampa, nonché dalle numerose segnalazioni pervenute da utenti e operatori sanitari, dai quali si evince la situazione di indubbia emergenza che colpisce il Pronto Soccorso ed alcuni reparti dell’Ospedale S. Maria delle Croci

Considerato altresì che

La predetta emergenza si riscontra particolarmente nel fenomeno del sovraffollamento del Pronto Soccorso che è da almeno 10 anni il vero “buco nero” dell’Ospedale di Ravenna sul quale varie voci, dai sindacati ai politici, hanno tenuto alta l’attenzione senza tuttavia ottenere le doverose correzioni di rotta e che, nella fase covid, ha mostrato inevitabilmente la pesantezza dei ritardi storici con un eccesso di ricoveri

Tenuto conto che:

Detto eccesso è dovuto a tre fattori: da un lato l’incapacità del sistema generale della medicina territoriale e di base, di impedire accessi non necessari al P.S., anche di pazienti covid, a causa di una gestione della stessa medicina territoriale del tutto impreparata organizzativamente nonostante un periodo estivo nel quale sarebbe stato possibile effettuare le opportune attività addestrative e logistiche, dall’altro l’eccesso del numero di ricoveri dopo l’accesso al P.S. che tutte le statistiche danno in proporzione più ampio rispetto alla maggioranza dei P.S. dell’Ausl Unica. Terzo fattore è quello dei ritardi dei reparti nelle dimissioni di pazienti che non necessitano più di cure ospedaliere

Rilevato che:

è apparsa particolarmente lenta, e sarebbe da implementare fortemente nell’ottica di cui sopra, la creazione di CRA Covid che tengano i pazienti positivi e non autosufficienti in condizioni di non infettare i familiari e contemporaneamente sgravino il reparto più in difficoltà, ovvero quello di medicina generale, dall’occupazione di letti che possono essere destinati ad altre emergenze;

Ritenuto che

Sia indifferibilmente necessario risolvere la situazione emergenziale in un’ottica di piena efficienza, garantendo la massima riduzione del rischio di contagio da Covid-19 per i c.d. “pazienti non covid” e per tutti gli operatori sanitari, e che ciò possa essere ottenuto unicamente tramite un intervento ad ampio spettro che coinvolga non soltanto il Pronto Soccorso ed i singoli reparti dell’Ospedale, ma ogni livello del sistema sanitario, a partire, come detto, dalla medicina territoriale,

Ritenuto altresì che

  • Le criticità, sebbene indubbiamente esasperate e portate alla luce dalla pandemia in corso, trovino origini ben più profonde, strutturali e risalenti, mai risolte opportunamente a tempo debito;
  • Il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha recentemente dichiarato che nell’ambito dei progetti per la sanità regionale, vanno considerati gli interventi di ammodernamento della rete ospedaliera e di medicina di territorio e domiciliare e che questo costituisca un’opportunità unica per procedere con la necessaria e non più procrastinabile modernizzazione dell’ospedale di Ravenna e, più in generale, della medica del nostro territorio;

Rilevate

  • La necessità di limitare al massimo l’accesso al Pronto Soccorso di pazienti che non presentano problemi di particolare rilievo, ai quali vengono poi attribuiti codici bianchi e verdi, rispetto ai quali la medicina di base può fornire una risposta efficiente e tempestiva, nell’intento di prevenire il sovraffollamento della struttura ed una sua minore efficienza di risposta per i casi più gravi;
  • La necessità di un migliore coordinamento tra il Pronto Soccorso e l’Ospedale, in ordine ai ricoveri, nonché tra i singoli reparti;
  • La necessità di predisporre un’organizzazione più adeguata, volta a prevenire al massimo i contagi da Covid-19 dei pazienti non covid e degli operatori sanitari eventualmente tramite la predisposizione delle c.d. “aree filtro”, opportunamente presidiate
  • La necessità di garantire la funzionalità dei reparti dell’Ospedale, anche nei momenti più acuti della pandemia, in ordine alla prestazione di cure e trattamenti urgenti, anche se estranei alla malattia da Covid-19;
  • La necessità di inserire gli interventi di modernizzazione e qualificazione della dotazione e degli spazi all’interno dell’Ospedale di Ravenna

Considerato che

Il Sindaco di Ravenna riveste la carica di Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, la quale esercita funzioni di indirizzo, programmazione, valutazione e vigilanza, nei confronti dell’AUSL Romagna, ai sensi della L. reg. n. 22/2013 e ss.

Impegna il Sindaco

  1. A richiedere che venga messa a punto una migliore organizzazione dell’intero sistema, partendo dalla medicina di base, in modo da risolvere le criticità rilevate in precedenza ed all’interno dei reparti, al fine di scongiurare lo sviluppo di focolai da Covid;
  2. A vigilare costantemente sul corretto funzionamento delle misure poste in essere e sull’evolversi della situazione guardando con lungimiranza anche alle criticità che si porranno in essere per le prestazioni non covid quando l’emergenza sarà auspicabilmente terminata
  3. A coinvolgere anche il privato accreditato, al momento meno impegnato con altre prestazioni, per la creazione di CRA Covid destinate ai positivi non gravi non autosufficienti;
  4. Ad imprimere maggiore rapidità alle azioni volte alla creazione e allo sviluppo delle più volte annunciate case della salute che risultano al momento un presidio più teorico che pratico;
  5. Ad incrementare le occasioni di confronto, anche con i gruppi di minoranza, nella sede della massima assemblea cittadina;
  6. a coordinarsi con la Direzione Generale di AUSL Romagna per definire nel più breve tempo possibile, gli interventi necessari per la modernizzazione e la qualificazione dei servizi ospedalieri ravennati e per l’implementazione dei servizi sanitari offerti al territorio comunale;
  7. a presentare l’elenco degli interventi individuati alla competente commissione consiliare, per eventuali integrazioni allo stesso.

F.to Nicola Pompignoli – consigliere Gruppo Lega Nord

F.to Alberto Ancarani – capogruppo Forza Italia

F.to Samantha Tardi – capogruppo Gruppo CambieRà

F.to Veronica Verlicchi – capogruppo La Pigna

F.to Samantha Gardin – capogruppo Lega Nord

F.to Alvaro Ancisi – capogruppo Lista per Ravenna

F.to Massimiliano Alberghini – Gruppo Alberghini

F.to Gianfilippo Nicola Rolando – consigliere Gruppo Lega Nord

F.to Learco Vittorio Tavoni – consigliere Gruppo Lega Nord