24 Settembre 2018

“Mens – a”: il 29 settembre alla Classense una giornata per riflettere su Pensiero Ospitale e cosmopolitismo. Protagonisti Lino Guanciale, Giorgio Simonelli e Ágnes Heller

“Futura Umanità” è il tema dell’edizione 2018 di “Mens – a, festival su Pensiero Ospitale e cosmopolitismo, tra scienze umane, filosofia e storia”, con numerosi incontri e conferenze che si sono già svolti tra maggio e giugno a Bologna e a Vignola e che il 29 settembre riguarderanno Ravenna.
Alle 21, in prima nazionale l’attore Lino Guanciale terrà, nella sala Muratori della biblioteca Classense il reading “Le belle parole per una futura umanità – vita, temperanza, gentilezza, dialogo, perseveranza, alba…”. Ideatrice del testo è Beatrice Balsamo, direttore scientifico di Mens-a, esperta di narrazioni e sul lavoro dell’attore. Il testo sperimentale è una tessitura narrativa dalle voci di grandi umanisti. Tramite esse si vuole stimolare la comprensione più profonda delle parole scelte, così da pensare e riflettere più intimamente.
L’appuntamento, introdotto dal direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense Maurizio Tarantino, sarà preceduto, alle 17.30 nella sala Dantesca della Classense, da due incontri: il primo, con Giorgio Simonelli (professore di Giornalismo radiofonico e televisivo all’Università Cattolica di Milano, consulente del programma TvTalk di Rai Tre) su “L’Umanesimo in Televisione: Dante, da Albertazzi a Greenway”; il secondo con la filosofa Ágnes Heller su “Per una civiltà dell’universalmente umano”.
L’intento di “Mens – a” è quello di riflettere sul pensiero inclusivo, la tolleranza, la capacità conviviale e relazionale che consentano uno stile di vita in-comune, basato sull’accoglienza del “migliore argomento”, come direbbe Habermas. Visti gli irrazionalismi e la violenza, i temi di “Mens –a” sono molto importanti, nell’oggi.
L’obiettivo di “Mens – a” è quello di creare una rete che valorizzi innovazioni di processi, il pluralismo culturale, il Patrimonio vivente, nell’orizzonte di cultura metropolitana e turismo intelligente. L’evento vuole favorire il cosmopolitismo che va compreso come fiducia e consapevolezza nella funzione storica della cultura, quale unico strumento che consente comunicazione e dialogo fra gli uomini e le società.
“Mens – a” è promosso dalla associazione Apun (Progetti per l’Uomo) in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, l’Università di Bologna, i Comuni di Bologna, Vignola, Ravenna, l’Istituzione Biblioteca Classense e Ravenna Antica, con il patrocinio del Mibac.
“La collaborazione con Mens-a – afferma l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – che da anni realizza eventi di grande interesse per il prestigio dei protagonisti e il successo di pubblico si inscrive nel ricco programma di “Ravenna per Dante”. L’appuntamento ravennate della rassegna Mens-a è infatti un focus dedicato ad una riflessione sui grandi valori dell’uomo, voluto a Ravenna per la sua identità dantesca. La Commedia, che proprio nella nostra città fu conclusa, non soltanto ci offre una rappresentazione dell’umano capace di coglierne ogni aspetto, dai più elevati ai più umili e quotidiani, fino ai più abietti, ma anche nella conclusa armonia della forma poetica è espressione di ciò che costituisce l’identità stessa della civiltà occidentale”.