08 Luglio 2025

Linee programmatiche 2025-2030 – Alessandro Barattoni

“Ambiente, tutela e salvaguardia del territorio, il grande tema delle infrastrutture, la mobilità, le sicurezze – che ho sempre declinato al plurale – gli ambiti riguardanti il sociale e il sanitario – che abbiamo accorpato per dare risposte più puntuali – l’invecchiamento e l’infragilimento della popolazione; i giovani, che non sono solo il futuro, ma che sempre di più devono essere il presente; il comparto economico, con le sfide che attendono il porto, il commercio, l’artigianato e l’industria, ma anche una maggiore integrazione tra città d’arte, lidi e aree naturalistiche che porterà a nuovi modi di vivere le nostre zone, e la cultura, fortemente minacciata dalle ultime disposizioni governative. Oggi abbiamo presentato le linee programmatiche in coerenza col programma elettorale che avevamo depositato in campagna elettorale e sul quale abbiamo avuto la fiducia dei cittadini.

Sono tanti i settori su cui ci concentreremo nei prossimi cinque anni e su cui abbiamo già iniziato a lavorare: Ravenna è dentro i cambiamenti di questo momento, quelli ambientali, quelli sociali, quelli geopolitici. Se non vogliamo subirli, dobbiamo cambiare anche noi per tentare di guidarli. Sono tre gli aggettivi per la città che abbiamo in mente: sostenibile, giusta e partecipata. Questi sono anche i criteri per declinare tutte le future scelte che dovremo compiere nei diversi ambiti di governo. Lo spirito che vogliamo interpretare è ‘da tante e tanti a tutte e a tutti’, una dichiarazione di intenti per far sì che ogni persona, ogni luogo e ogni potenzialità di questa città siano espressi al meglio. Avere attenzione per tutto e per tutti non significa, però, avere solo la testa e il cuore per gli ultimi, e per chi, tra noi, è maggiormente in difficoltà: il nostro sarà un approccio bifronte, rivolto a chi è indietro, ma con lo sguardo proiettato al futuro, alla coesione e alla crescita di Ravenna.

In queste prime settimane abbiamo iniziato a lavorare per affrontare temi quali longevità, fragilità, solitudine e povertà, e l’obiettivo è quello di aumentare i luoghi di aggregazione giovanile e i posti accreditati nelle Cra.

L’ambiente è una delle sfide principali che ci attendono: oggi ci troviamo a fare i conti con un territorio che, a causa anche dell’innalzamento e del surriscaldamento dei mari, rischia di essere diverso da come lo abbiamo conosciuto finora. Servono migliori e continue manutenzioni, ma anche opere straordinarie. Fiume per fiume, insieme agli altri enti e coordinati dalla struttura commissariale, continueremo ad organizzare incontri formativi e di confronto con cittadini e comitati. Oltre all’aumento di aree verdi in zone periferiche per contrastare le isole di calore, aumenteremo le zone d’ombra anche in aree più centrali. Ritengo che questo significhi incentivare un nuovo tipo di consumo di energia: il nostro Comune deve diventare amico delle comunità energetiche e favorire interventi di piccolo cablaggio che possano tenere insieme esigenze abitative, di servizio e imprenditoriali. Dovremo fare un grosso investimento di alberature e di riforestazione urbana – gli alberi che pianteremo saranno 50mila – ben consapevoli che la responsabilità che abbiamo non è solo quella del momento, del qui e ora, ma è un qualcosa che si protrae nel tempo, perché gli effetti delle scelte di oggi si vedranno nel prossimo futuro.

Anche in tema di infrastrutture ritengo che siano sempre più necessarie politiche condivise con tutti i sindaci romagnoli, e in quest’ottica, una delle prime azioni sarà quella di convocare un confronto sul tema dell’alta velocità ferroviaria per portare in Romagna una fermata del Frecciarossa tra Faenza e Cesena con cui sviluppare i dovuti collegamenti. È fondamentale creare una strategia anche in tema di aeroporti, e in proposito chiederemo alla Regione di sostenere un efficiente collegamento tra Bologna, Rimini e Forlì. Per quanto riguarda la mobilità, promuoveremo linee urbane gratuite con parcheggi in attestazione fuori dal centro per favorire l’utilizzo di mezzi pubblici. Tra i primi interventi, inoltre, stiamo gettando le basi per la costruzione di un parcheggio multipiano a servizio del centro città. Il nostro impegno sarà anche quello di implementare le necessarie sinergie con l’Autorità di Sistema Portuale, ANAS, RFI e altri enti competenti, al fine di ottimizzare la logistica del porto, migliorando l’accessibilità allo scalo tramite interventi volti a perfezionare le connessioni stradali e ferroviarie con le principali direttrici di traffico e piattaforme logistiche. Tra le varie azioni che intendiamo mettere in campo è particolarmente importante realizzare un secondo attraversamento sul canale Candiano e occorre una concertazione maggiore riguardo ai cantieri gestiti da Anas.

Al posto di sicurezza preferisco parlare di sicurezze, intendendo quella domestica, quella urbana e quella sul lavoro. L’obiettivo è far diventare spazi pubblici quali parchi, giardini e piazze sempre più vivibili incentivando la presenza di eventi e la frequentazione, così come farà lo studentato universitario che nascerà agli Speyer influendo positivamente sulla zona della stazione. Sappiamo, però, che non potrà bastare, ed è per questo che favoriremo la nascita di attività e servizi a cui si dovranno aggiungere politiche di integrazione efficaci.

Un’altra scelta è stata quella di riunire sotto un unico assessorato il turismo e la cultura. L’obiettivo è quello mettere maggiormente in connessione due segmenti fondamentali per il territorio, che potrà beneficiare di una più stretta connessione tra le due realtà. Nei prossimi anni il comparto balneare dovrà affrontare le sfide della Bolkenstein e Ravenna dovrà essere capace di offrire un nuovo prodotto integrato tra città d’arte, Parco del Delta e proposta marittima: una sfida di offerta complessiva, che potrà contare su aspetti originali e distintivi in termini di esperienzialità, unicità e accoglienza. Come dicevo inizialmente, la cultura in queste settimane sta subendo attacchi dettati da scelte scellerate: i punteggi del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo hanno penalizzato molte realtà del territorio romagnolo e, in particolare, hanno colpito due centri ravennati. Occorre restare vigili e garantire continuità a chi lavora quotidianamente per contribuire alla crescita culturale di una comunità. La cultura nutre tutte e tutti noi e con la cultura si deve anche poter vivere.

Infine, nel corso dei prossimi anni i tanti paesi e le tante realtà presenti devono tornare ad avere un peso maggiore e questo sarà possibile anche grazie al reinserimento delle Circoscrizioni. Il nostro Comune deve essere amministrato non per numero di cittadini, ma per estensione del territorio, e su questo chiederò un correttivo al Governo rispetto ai trasferimenti che lo Stato eroga all’Amministrazione. Vogliamo una Ravenna che investa ancora di più nelle sue frazioni, nei quartieri, nei borghi e nei lidi, migliorando servizi diffusi, mobilità sostenibile, spazi di incontro e presidi di prossimità. In un comune vasto e policentrico come il nostro, è fondamentale ripristinare le Circoscrizioni come strumenti di partecipazione e ascolto attivo delle comunità. Per farlo, chiederemo a tutti i partiti ravennati che hanno esponenti in Parlamento di condividere questa battaglia e, con determinazione, di modificare la legge vigente, affinché venga restituita ai Comuni la possibilità di istituire questi organismi di decentramento. I momenti di partecipazione e di socialità saranno implementati anche in città, dove realizzeremo una piazza coperta fruibile gratuitamente dai giovani e da tutte e tutti coloro che vorranno frequentarla. Come è noto, ho mantenuto la delega allo Sport, settore che sarà fondamentale per creare inclusione e momenti di incontro tra i ragazzi e non solo”.