Nella seduta di ieri, martedì 16 settembre, (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il Consiglio comunale ha approvato con 20 voti favorevoli (Pd, Progetto Ravenna, Movimento 5 Stelle, Ama Ravenna, Alleanza verdi sinistra, Pri) e 8 astensioni (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Ancisi – Lista per Ravenna, Lista per Ravenna-Lega-Popolo della famiglia, La Pigna – Città, forese e lidi) un non voto (Anna Greco, Fratelli d’Italia), la proposta di deliberazione “Riconoscimento della spesa derivante da sentenza esecutiva, ai sensi dell’art. 194 del d.lgs n. 267/2000, causa ruolo generale numero 465/25”, illustrata dal vice sindaco Eugenio Fusignani. Si tratta di un impegno di spesa di 209,24 euro, debito fuori bilancio derivante dalla sentenza esecutiva del Giudice di Pace di Ravenna del maggio scorso, per l’annullamento di un verbale redatto dalla Polizia locale di Ravenna inviato erroneamente in ritardo.
Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Ancisi – Lista per Ravenna), Patrizia Zaffagnini (Fratelli d’Italia), Livia Molducci (Pd), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Livia Molducci (Pd), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), il vice sindaco Eugenio Fusignani.
Il gruppo Ancisi – Lista per Ravenna, nel riconoscere che l’errore tecnico o umano sono sempre giustificati, ritiene che l’Amministrazione avrebbe dovuto agire in autotutela annullando il verbale.
Il gruppo Fratelli d’Italia sottolinea che sarebbe stato necessario fare ricorso al principio dell’autotutela, così come chiarisce la Cassazione.
Il gruppo Pd ipotizza che la stessa Polizia locale potrebbe non essere stata a conoscenza del ritardo e quindi non aver valutato il ricorso all’autotutela.