07 Novembre 2016

Domani si riunisce il consiglio comunale: dibattito su Acer e, alle 18.30, cerimonia pubblica in occasione del centenario della morte di Olindo Guerrini

Domani, martedì 8 novembre, alle 16 si riunisce il consiglio comunale, visibile anche attraverso Internet in diretta streaming (http://bit.ly/2eXV5zy).
Dopo la trattazione dei question time eventualmente depositati, l’assessora alla Casa Valentina Morigi risponderà a un’interrogazione del consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) su “Case popolari, scoperchiare i conti e le assunzioni Acer”. Si svilupperà quindi un dibattito, su richiesta dei consiglieri di opposizione, sul tema “Valutazioni sull’operato di Acer Ravenna nel mandato 2011 – 2016 e nella prospettiva”.
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Olindo Guerrini, (Forlì, 4 ottobre 1845 – Bologna, 21 ottobre 1916) il consiglio comunale dedicherà al grande intellettuale e poeta santalbertese una cerimonia che si terrà alle 18.30.
E’ previsto un intervento introduttivo della presidente Livia Molducci. Quindi ci sarà spazio per gli interventi dei consiglieri Alvaro Ancisi e Giannantonio Mingozzi al termine dei quali la figura di Guerrini verrà tratteggiata dal giornalista e studioso Franco Gabici. In chiusura, Nevio Spadoni ed Eliseo Dalla Vecchia declameranno alcuni dei versi più famosi del poeta.
Così, all’interno di quello che – in uno dei suoi più noti versi – Guerrini aveva definito “Il palazzo ci dicono Merlato”, verrà ricordata la sua figura di poeta, noto anche con molteplici pseudonimi, fra cui Lorenzo Stecchetti. Senza tralasciare, tuttavia, il racconto sulla complessità del personaggio: oltre a essere stato un appassionato di cucina, console del Touring Club e fotografo dilettante, ricoprì a Ravenna alla fine dell’Ottocento gli incarichi di Consigliere Comunale per due mandati, e di assessore (e proprio grazie alla sua attività venne aperto, per la prima volta a Ravenna, il distaccamento dei Vigili del Fuoco e fondata una biblioteca popolare a Sant’Alberto, che Guerrini ha sempre considerato la sua “vera patria”).
Negli anni successivi, trasferitosi a Bologna dove diresse a lungo la Biblioteca Universitaria, Guerrini proseguì la sua carriera politica diventando anche consigliere comunale nella città felsinea.