La seduta del 20 novembre 2003

Il Consiglio Comunale e la Consulta dei ragazzi e delle ragazze hanno celebrato il XIV° anniversario convenzione Onu sui diritti dell’infanzia

Si è svolta questa mattina, giovedì 20 novembre 2003 alle ore 9.30 presso il Ridotto del Teatro Alighieri, la seduta congiunta del Consiglio Comunale e della Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze per celebrare il XIV° Anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia.
L’evento è stata anche l’occasione per l’insediamento, in questo anno scolastico, della Consulta composta da oltre 80 ragazzi e ragazze rappresentanti di tutte le scuole elementari e medie del territorio comunale.
Ai ragazzi e alle ragazze della Consulta ed ai membri del Consiglio Comunale è stato presentato un video sulle attività svolte nel corso di questi anni nell’ambito dei progetti della Consulta e della Città Educativa.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Capra, ringraziando tutti i presenti ed in particolar modo i bambini ed i ragazzi della Consulta.
“Devo dirvi che provo un certo imbarazzo e qualche difficoltà a parlarvi nel modo più adeguato – ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Capra, aprendo i lavori della giornata.
E questo sebbene io abbia trascorso 30 anni della mia vita in una scuola, il liceo scientifico, e quindi a contatto con studenti di ogni genere e oggi faccio, come impegno civile, attività politica e quindi mi trovo spesso a parlare in pubblico. Ma parlare a voi è più difficile.
E infatti vi dico subito che provo e ho sempre provato un’ammirazione incondizionata per le maestre e i maestri per i professori le professoresse di scuola media.
E’ difficile perché vorrei potervi dire in pochi minuti moltissime cose, a partire da questa giornata e da questo incontro tra Consulta dei ragazzi e delle ragazze e Consiglio Comunale, di cui io sono Presidente.
Accanto a me c’è il Sindaco quello che ha le chiavi della città, in altre parole quello a cui i cittadini di Ravenna hanno affidato il dovere di amministrare e governare i bisogni e le speranze di questa città.
Tra le speranze vero investimento per il futuro, ci siete proprio voi.
Il Consiglio Comunale è costituito da 41 consiglieri (compreso me e il Sindaco) eletti direttamente dai cittadini e quindi loro delegati.
Noi consiglieri siamo un po’ come voi, che siete qui, non solo per rappresentare voi stessi ma anche tutti i vostri compagni che sono rimasti a scuola.
La rappresentanza, soprattutto se per elezione, è una cosa seria, perché siete chiamati a esprimere, rappresentare, trovare soluzione alle richieste che vengono da chi vi ha eletto.
Voi tutti conoscete, credo, la storia di Iqbal, il ragazzo pakistano ucciso a 12 anni, che, ancora piccolo viene ceduto dalla famiglia poverissima, in cambio di un prestito di 16 dollari ( meno quindi di 15 Euro) e messo dal suo padrone, come altri 250 milioni di bambini oggi nel mondo, a lavorare senza alcuna garanzia , senza alcun diritto, in condizioni per noi inimmaginabili: Iqbal si ribella, diventa un po’ alla volta rappresentante di altri bambini sfruttati, denuncia il suo padrone e poi riesce anche a farlo arrestare.
Iqbal, che è stato ucciso nel 1995 quando aveva poco più di 12 anni, oggi è diventato il simbolo di questa lotta per liberare i bambini dalla schiavitù del lavoro coatto.
Il suo esempio ha dato molti frutti.
Oggi ci sono nel mondo molte associazioni che si stanno impegnando perché i bambini che per necessità devono lavorare abbiano riconosciuti i diritti fondamentali, per esempio quello all’istruzione, a forme di garanzia, all’esonero da lavori che possano compromettere lo sviluppo fisico o psichico.
Oggi, sull’esempio di Iqbal, ci sono nel mondo tanti altri Iqbal.
Due di questi sono peruviani, Julio e Nimia di circa 13 anni, che stanno girando per le scuole d’Italia per denunciare lo sfruttamento dei bambini, per creare un movimento di opinione forte per garantire a tutti i bambini, che per necessità devono cominciare a lavorare, quei diritti che sono sanciti dalla Convenzione sui diritti per l’infanzia.
Io credo che Iqbal non sia morto invano. E’ stato un seme. Vi aspetta quindi un compito difficile ma suggestivo: pensare e lavorare per costruire un mondo migliore e soprattutto a misura delle bambine e dei bambini. Un mondo quindi di pace e non di guerra, un mondo tollerante nei confronti di chi è diverso o non la pensa come noi, un mondo in cui la religione mai possa essere causa di discordia o di morte.
Un mondo in cui non ci sia chi possa morire di fame o di sete, un mondo più pulito e anche più allegro, un mondo in cui si possa vivere tutti quanti felici, sicuri, in buona salute.
Noi abbiamo fatto e facciamo, più o meno bene, la nostra parte, voi dovete fare la vostra.
Sognate, tanto il sogno non fa male a nessuno.”

Successivamente è intervenuto il Sindaco Vidmer Mercatali, nominato nel 1997 dall’UNICEF “Difensore ideale delle bambine e dei bambini”, dicendo che il 20 novembre è una data importante che merita attenzione e riflessione.
I dati diffusi dall’UNICEF sono molto preoccupanti, infatti sono 11 milioni i minori che muoiono ogni anno, prima di avere compiuto i 5 anni, per malattie o problemi che potrebbero essere facilmente eliminati: malattie intestinali, polmoniti e malattie prevenibili con le vaccinazioni come morbillo, pertosse, tetano, difterite e tubercolosi.
Sono cioè – ha continuato il Sindaco – circa 30.000 i bambini che al giorno muoiono nel mondo; è come se una cittadina come Lugo scomparisse dalla faccia della terra ogni giorno.
Dobbiamo riflettere attentamente su queste cifre e, nel nostro piccolo, cercare di aiutare le persone, le Associazioni che si impegnano nella risoluzione di questi problemi.
Celebrare la Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia ci deve far riflettere profondamente sulle differenze che esistono in questo nostro mondo: in alcune parti si muore per il troppo benessere, in altre parti si muore di fame, di abbandono.
Proprio in occasione di questa giornata vorrei lanciare una iniziativa: mi piacerebbe che tutte le scuole, ma anche tutta la cittadinanza, in occasione del Natale, promuovessero la donazione di una cifra simbolica (1 Euro) da devolvere a ravennati che operano nel mondo in favore dei più bisognosi.
Infatti sono a conoscenza dell’operato pregevole che un nostro concittadino, Padre Morini, svolge in Perù come missionario dove sta costruendo una casa per dare ospitalità ai bambini ed alle bambine abbandonati a loro stessi.
1 Euro da parte di tutti i cittadini ravennati, grandi e piccoli, potrebbe essere un bellissimo regalo di Natale per questi bambini peruviani, un aiuto alla vita.
Tutto questo sarebbe veramente un modo per celebrare concretamente la Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia.

La Presidente del Comitato Provinciale UNICEF, Bice Evoli Rosetti, ha detto che l’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, è un’Agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1946 per aiutare i bambini vittime della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi l’UNICEF opera in 158 paesi di tutto il mondo, dove vivono oltre due miliardi di bambini e ragazzi sotto i quindici anni, con programmi di sviluppo a lungo termine nel settore sanitario, dei servizi, delle forniture d’acqua, dell’istruzione e dell’assistenza alle madri, oltre che con programmi di emergenza, per difendere i bambini dalle conseguenze delle guerre e di altre calamità.
Attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e la collaborazione con le Amministrazioni pubbliche, l’Unicef fa si che la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia venga attuata.
Il primo diritto dei bambini e delle bambine – ha concluso Bice Evoli Rosetti – è quello della vita che deve essere garantita a tutti con dignità. Il mondo si può cambiare se le nuove generazioni vengono a conoscenza delle problematiche esistenti. La presenza di tanti bambini e ragazzi oggi in questa sala, ci fa ben sperare per un futuro migliore per tutti.

La parola è poi passata all’Assessore all’Infanzia e Scuola dell’Obbligo, Susanna Tassinari, la quale ha sottolineato il diritto dei bambini all’ascolto.
“Noi adulti – ha detto Susanna Tassinari – troppo spesso non ascoltiamo i nostri bambini e non comprendiamo che sono cittadini a tutti gli effetti in grado di darci suggerimenti importanti.
Se imparassimo ad ascoltarli probabilmente noi adulti faremmo anche meno errori e risponderemmo più concretamente a quelle che sono le loro esigenze ed i loro bisogni. Ricordiamoci che un mondo a misura di bambino è sicuramente anche a misura di adulto. Non è detto che il contrario sia vero.”

La parola è poi passata ad alcuni rappresentanti della Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze che hanno letto poesie e riflessioni sui diritti.
Sono intervenuti: Francesco Amenta della classe V°B della Scuola Elementare Mordani che ha letto una poesia dal titolo “Liberi di giocare”; Marzo Rossi della classe III° della Scuola Media di Castiglione, che ha portato una riflessione della classe sul diritto di avere un nome, una nazionalità e a conoscere i genitori e venire accudito da loro (art. 7 della Convenzione ONU); Sene Denise della classe V° elementare di Savio ha letto una riflessione sul diritto alla vita.
Infine, Giulia Alunni Scarpetta, della classe V° della Scuola elementare di San Pietro in Vincoli, Andrea Giunchi e Andreia Rigoni della scuola elementare di San Zaccaria hanno portato, all’attenzione degli adulti, riflessioni sui diritti dei bambini.

La giornata celebrativa si è conclusa con l’intervento di Roberto Montebovi, membro della Direzione Attività Culturali e di Comunicazione UNICEF Italia.
“Viene celebrato oggi – ha detto Montebovi – il 14° compleanno della Convenzione sui diritti dell’infanzia, un documento che si pone come una sfida culturale in quanto propone come chiave di lettura dello sviluppo umano la tutela dei diritti dei bambini.
Il bambino come centro dello sviluppo e misura dello sviluppo umano. Un paese è tanto più sviluppato quanto è più alta in quel paese la tutela dei diritti dei bambini.
I diritti si costruiscono nel tempo e con il concorso di tutta la comunità, nessuno escluso.
Noi tutti insieme – ha concluso Montebovi – possiamo fare la differenza se cominciamo a pensare in termini di “un mondo a misura di bambino” e l’iniziativa del vostro Sindaco, Videmr Mercatali è importante per aiutare concretamente chi ha più bisogno.”