La seduta del 13 marzo 2012

Ragazze e ragazzi protagonisti della candidatura a Ravenna Capitale della Cultura Europea 2019

Martedì 13 marzo alle ore 9,45 presso la sala del Consiglio della Residenza Municipale si è svolta la Consulta delle ragazze e dei ragazzi per affrontare un tema appassionate: Ragazze e ragazzi protagonisti della candidatura a Ravenna Capitale della Cultura Europea 2019.

All’incontro, presentato dall’Assessore alla Cultura ed Istruzione Ouidad Bakkali, che ha sollecitato i più giovani alla cittadinanza fatta di protagonismo, ha partecipato anche Alberto Cassani, responsabile del progetto Ravenna Capitale della Cultura Europea 2019.

Cassani ha richiamato i ragazzi di oggi alla grande responsabilità dell’essere i giovani protagonisti della Ravenna del 2019, pertanto i primi che la devono immaginare e pensare con passione e con intelligenza.

La prospettiva della città del futuro è di esser più aperta e accogliente, meno chiusa ed impaurita, più pronta ai cambiamenti e partecipata dai cittadini.

Per chiarire con i ragazzi il senso e le possibilità di cambiamento urbano, sono stati presentati materiali video relativi a progetti di trasformazione del territorio attraverso la partecipazione dei più giovani: “Rhur”, relativo alla zona industriale e mineraria dismessa nel bacino corrispondente che, grazie agli interventi di carattere culturale, aggregativo, etc. è diventato “capitale europea della cultura” nel 2010 e “Ericailcane” relativo ad un intervento di street art realizzato dall’omonimo artista di fama internazionale nella zona industriale ormai in disuso della nostra città.

All’incontro hanno, inoltre, partecipato Meho, Salah e Yanine, ragazzi del gruppo G2 giovani di seconda generazione, figli di immigrati nati e/o cresciuti a Ravenna, che dopo la presentazione di una video-intervista ad uno di loro, hanno raccontato brevemente la loro storia di nuovi cittadini ravennati ed italiani e si sono confrontati con i rappresentanti della Consulta sulla idea di città, mettendo insieme la prospettiva ed i desideri di chi è nato e vive a Ravenna da generazioni e di chi è arrivato nella nostra città da esperienze diverse.

I ragazzi, sulla base delle storie incontrate hanno, attraverso lavori di gruppo, individuato le frasi e le parole chiave della città desiderata, la città che vorrebbero per il futuro:

una città allegra … senza palazzi grigi … con le case di colori vivaci …. molto aperta e generosa … dove aiutare i bisognosi e fare iniziative per aiutare tutti i disoccupati … dove nessuno è emarginato … che attui attività interculturali per far conoscere gli usi e i costumi degli altri paesi … che integri meglio gli stranieri … con più spazi verdi … ricca di parchi giochi per i bambini e per gli animali … che sappia utilizzare a scopi benefici gli edifici inutilizzati … con fabbriche dismesse convertite in centri giovani … che promuova energie rinnovabili … meno inquinata e più pulita. Una città più coinvolgente … creativa … originale e aperta ai cambiamenti … con giovani partecipi ed entusiasti nelle attività … dove si considerino di più i paesi del forese e non solo il centro città …

…colori…intercultura….solidarietà…ambiente pulito…entusiasmo…creatività…cambiamenti

Attraverso un’occasione di confronto fra culture e storie diverse si vuole dare il contributo dei bambini e dei ragazzi – che saranno i giovani adulti nel 2019 – alla costruzione di Ravenna Capitale della Cultura.