FIGURE DEL PERCORSO

Comunità locale

È un gruppo di persone che condividono tra loro dinamiche relazionali in grado di conservare e rigenerare il tessuto sociale: ossia, la comunità si definisce in ragione dei legami sociali di solidarietà. Tali legami si instaurano in particolare nella fruizione dei beni comuni, spesso al centro della dimensione relazionale della società. Grazie alle dinamiche relazionali che alimentano le comunità locali, esse tendono ad essere maggiormente permeabili da processi partecipativi e da collaborazione stretta e diretta tra istituzioni ed associazionismo; la comunità locale spesso innesca processi di sviluppo locale anche in termini economici, alimentando un sistema civico contraddistinto da fiducia, tolleranza e solidarietà. La democrazia partecipativa valorizza i saperi e l’intelligenza collettiva, indirizzando il produrre, l’abitare, il consumare verso forme relazionali, solidali, pattizie e comunitarie, sviluppando reti civiche e forme di autogoverno responsabile.

Facilitatori

La facilitazione di gruppo è una tecnica di ascolto ed analisi, in cui una persona neutrale e priva di autorità decisionale sulle questioni da trattare, interviene su un gruppo al fine di aiutarlo a migliorare il modo con il quale si identificano, si risolvono i problemi e si prendono le decisioni in modalità condivisa ed inclusiva. Si tratta di un lavoro che va a migliorare il gruppo in termini di efficacia sul piano dei contenuti, soddisfazione sul piano delle relazioni, coerentemente con i valori e le finalità delle persone che lo costituiscono, a garanzia del contesto di pluralità di attori che sono chiamati a farne parte, al fine di esplicitare opinioni, suggerimenti e proposte. In genere la facilitazione è attuata da una precisa figura, il facilitatore. Esistono numerose tecniche di facilitazione, che è necessario adattare al contesto di riferimento, al livello di partecipazione che si intende attivare, nonché agli obiettivi da raggiungere. Tali tecniche devono essere inserite all’interno di un percorso, che per essere efficace non può esaurirsi in un singolo incontro e deve curare nel dettaglio anche le fasi di analisi dei presupposti e di restituzione degli esiti.

Tavolo di Negoziazione (TdN)

Il tavolo di negoziazione è uno strumento di coordinamento, controllo e condivisione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità di coinvolgimento del percorso partecipativo. E’ uno spazio di confronto per rappresentanti di gruppi, associazioni, enti, ordini o collegi che manifestano il loro interesse a prenderne parte, date le competenze e/o gli interessi specifici che questi difendono e rappresentano. Le riunioni del Tavolo sono facilitate da un operatore esterno e imparziale. I report degli incontri sono resi pubblici alla pagina dedicata.

Gli obiettivi del Tavolo di Negoziazione di Ravenna Partecipa al’Urbanistica Generale sono:

  • – condivisione del percorso e degli obiettivi del progetto
  • – condivisione di momenti formativi sui temi inerenti il piano urbanistico generale (PUG)
  • – la mappatura degli stakeholders da coinvolgere nel percorso partecipativo
  • – analizzare i contenuti e le osservazioni raccolte nella prima fase di consultazione per restituire una valutazione ai fini della redazione del PUG, dando ampio spettro alle competenze e agli interessi affrontati dal piano
  • – definizione di dettagli organizzativi strategici, ad esempio l’individuazione dei contesti territoriali per i laboratori sulla rigenerazione urbana
Comitato di Garanzia Locale

Nell’ambito del percorso partecipativo ha l’obiettivo di verificare il rispetto dei tempi e delle azioni previste, dell’applicazione dei metodi e del rispetto del principio di imparzialità dei facilitatori. Può svolgere funzioni di monitoraggio del processo sia durante il percorso stesso, che dopo la conclusione per la “verifica” dell’implementazione degli esiti. Il Comitato può anche assistere alle riunioni del Tavolo di Negoziazione. Nel percorso partecipativo Ravenna Partecipa all’Urbanistica Generale il comitato è composto da 3 persone, di cui un tecnico del Comune di Ravenna, esterno allo staff di progetto.

Un operatore di Villaggio Globale si occuperà di aggiornare i membri del comitato rispetto agli sviluppi del percorso e faciliterà le comunicazioni con lo staff di progetto.

Siamo alla ricerca di persone interessate a prendere parte a questo gruppo di lavoro! Se hai interesse a seguire da vicino questo percorso e hai già un piccola esperienza di partecipazione alle spalle, puoi contattarci per diventare membro attivo del Comitato!

Tecnico di garanzia della partecipazione

Nell’ambito delle garanzie a tutela delle dinamiche partecipative, la figura del garante si prefigge di assicurare l’efficacia e l’effettività della partecipazione dei soggetti della società civile ai processi decisionali pubblici: organismo indipendente dalla politica e selezionato in base a requisiti professionali, esso ha il compito di assicurare sedi e procedure trasparenti e neutrali per l’emersione e il confronto degli interessi coinvolti. A questo tipo di organismo vengono generalmente affidati i compiti: a) di vigilanza, in particolare rispetto all’effettiva acquisizione e presa in considerazione delle proposte e delle istanze dei cittadini da parte dell’amministrazione; b) di proposta, rispetto all’adozione di atti normativi in tema di partecipazione; c) di esame delle istanze e dei reclami dei cittadini in caso di mancanze o difetti di attuazione di istituti partecipativi, con possibilità di intervento presso le amministrazioni; d) di regolazione degli istituti partecipativi, ad esempio attraverso la predisposizione di linee guida intese ad assicurare l’effettivo funzionamento degli istituti previsti a livello normativo.

Gli organismi di garanzia della partecipazione possono avere diversi livelli di strutturazione: in Emilia-Romagna è stato istituito il Tecnico di garanzia della partecipazione.