Rilevazioni effettuate per ISTAT

IL SISTEMA DELLE INDAGINI MULTISCOPO

Tale sistema, avviato nel 1993 è progettato per la produzione di informazioni sugli individui e sulle famiglie che, integrabili con quelle desumibili da fonte amministrativa e dalle imprese, contribuiscono a determinare la base informativa del quadro sociale del Paese.
Il sistema si articola su varie indagini che coprono i più importanti temi di rilevanza sociale:
·Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari
·I cittadini e il tempo libero
·Sicurezza dei cittadini
·Famiglie e soggetti sociali
·Uso del tempo
che vengono effettuate a rotazione in un arco di tempo di cinque anni.

A queste vanno aggiunte altre indagini di approfondimento che non hanno una pianificazione programmata ma che vengono realizzate nell’ambito delle suddette aree tematiche.

INDAGINE MULTISCOPO SUGLI ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA DELLE FAMIGLIE

Con l’ausilio degli ufficio comunali di statistica, annualmente l’ISTAT rileva presso le famiglie informazioni fondamentali relative alla vita quotidiana degli individui e delle famiglie. Aree tematiche variegate si susseguono nei questionari e permetteranno di capire come vive la gente, se è soddisfatta del funzionamento di quei servizi di pubblica utilità volti a migliorare la qualità della vita.

I principali contenuti informativi sono:

  1. Struttura della famiglia e caratteristiche della popolazione
    2. Abitazione e zona in cui vive, cambiamenti di abitazione
    3. Istruzione e formazione
    4. Lavoro domestico ed extradomestico
    5. Spostamenti quotidiani
    6. Tempo libero (vacanze, sport, amici, letture, mass media, cinema, teatro, spettacoli, ecc.)
    7. Rapporto genitori-figli
    8. Partecipazione sociale e politica (associazionismo, ecc.)
    9. Stili di vita (alimentazione, bevande, fumo)
    10. Condizioni di salute e malattie croniche, incidenti domestici
    11. Uso dei farmaci
    12. Utilizzo e grado di soddisfazione relativamente a strutture e servizi sanitari
    13. Criminalità (scippi, borseggi, furti nelle abitazioni) e sicurezza del cittadino
    14. Cittadino e servizi (energia elettrica, gas, uffici anagrafici, uffici amministrativi AUSL, uffici postali, banca, trasporti, scuola)
    15. Situazione economica della famiglia

Tali contenuti informativi sono suddivisi in due modelli: uno da somministrare attraverso intervista diretta ed un altro da far autocompilare alle persone interessate (le persone di 14 anni e più; per i minori provvederanno altri adulti della famiglia).

INDAGINE SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE

L’indagine, che rileva le spese familiari per consumi, consente di descrivere, analizzare ed interpretare i comportamenti di spesa delle famiglie italiane.
Data l’esigua dimensione del campione, i risultati dell’indagine sono significativi a livello nazionale, ma non comunale.

Le risposte date permettono, attraverso successive elaborazioni, di produrre dati di estrema utilità per gli operatori pubblici e privati sulle spese, sull’abitazione, sul reddito, ecc. fornendo una visione globale di come le principali componenti di spesa incidano sulla vita di tutti i giorni.

Fornisce informazioni oltre che sul livello e sulla struttura della spesa mensile, anche sulle caratteristiche delle famiglie, delle persone che le compongono, sulle loro condizioni abitative e abitudini di spesa.

Si utilizzano diversi modelli, tra cui un libretto degli acquisti dove la famiglia campionata registrerà, nei sette giorni di rilevazione, le spese per generi alimentari e bevande, per articoli e servizi correnti, per pasti e consumazioni fuori casa e un taccuino degli autoconsumi (riportando la quantità ed il relativo valore stimato per generi alimentari e bevande autoprodotte).

Il rilevatore invece, compilerà direttamente, nel corso dell’intervista finale, il riepilogo delle spese familiari (per le spese non alimentari, abitazione, possesso di beni durevoli, reddito e risparmio).

RILEVAZIONE CONTINUA DELLE FORZE DI LAVORO

Dall’indagine sulle forze di lavoro derivano le stime ufficiali degli occupati e delle persone in cerca di lavoro (informazioni quantitative) nonché sui principali aspetti del mercato del lavoro (professione, ramo di attività economica, ore lavorate, tipologia e durata dei contratti, formazione.

La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro rappresenta la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro italiano. Le informazioni rilevate presso la popolazione costituiscono la base sulla quale vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e dei disoccupati, nonché le informazioni sui principali aggregati dell’offerta di lavoro – professione, settore di attività economica, ore lavorate, tipologia e durata dei contratti, formazione.
La rilevazione sulle forze di lavoro è armonizzata a livello europeo come stabilito dal Regolamento (Ue) 2019/1700 del Parlamento europeo e del Consiglio, e rientra tra quelle comprese nel Programma statistico nazionale, che individua le rilevazioni statistiche di interesse pubblico.

Il Regolamento (UE) 2019/1700 è diventato operativo dal 1° gennaio 2021, e stabilisce requisiti più dettagliati e vincolanti per le statistiche europee su persone e famiglie basate su dati a livello individuale ottenuti su campioni, con l’obiettivo di migliorarne l’armonizzazione. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina https://www.istat.it/it/archivio/252689

L’indagine prevede che la prima intervista venga effettuata di norma presso il domicilio della famiglia, da intervistatori muniti di cartellino identificativo che operano su tutto il territorio nazionale ed utilizzano un personal computer. Questo metodo di intervista è conosciuto come CAPI (Computer Assisted Personal Interviewing). Le interviste successive alla prima, per la famiglia di cui si dispone del numero di telefono, vengono effettuate di norma telefonicamente. Questo metodo di intervista è conosciuto come CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing).
Le interviste sono realizzate da intervistatori di società incaricate dall’Istat di contattare i rispondenti, i quali operano nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Le domande sono rivolte a tutti i componenti del nucleo familiare.

COMPITI DELL’UFFICIO STATISTICA
Il nostro Ufficio fornisce supporto ai rilevatori fornendo indicazioni per il reperimento delle
famiglie e intervenendo nei casi in cui si riscontrano difficoltà nella concessione dell’intervista.
I risultati dell’indagine vengono diffusi attraverso comunicati stampa mensili o trimestrali e tavole di dati e sono disponibili nel data warehouse I.Stat al tema Lavoro e retribuzioni/Offerta di lavoro. Sono poi diffusi nelle principali pubblicazioni Istat (Rapporto annuale, Annuario statistico italiano, Noi Italia, Italia in cifre). I dati sono diffusi a livello regionale ogni trimestre e a livello provinciale nella media d’anno.

LA RILEVAZIONE DEI PREZZI
Agli uffici di Statistica dei Comuni capoluogo di provincia, è affidata la rilevazione dei prezzi al consumo (IPC) i cui risultati consentono di misurare il fenomeno dell’inflazione, ossia “il processo di aumento del livello generale dei prezzi dell’ insieme dei beni e servizi (paniere) destinati al consumo delle famiglie”.

Tale indagine è prevista dalla legislazione ed è disciplinata da norme emanate dall’ ISTAT, a cui compete l’ elaborazione dei dati rilevati dai comuni coinvolti.
Dal gennaio 1999 l’ Istat ha introdotto importanti innovazioni nella produzione degli indici mensili dei prezzi al consumo ed è stata ridefinita l’intera architettura del sistema, fondato su un indice principale ed alcuni speciali.
L’Ufficio Statistica svolge la rilevazione su molteplici punti vendita del territorio comunale ravennate, scelti tra i più rappresentativi per ubicazione e clientela.

Le statistiche sui prezzi comprendono tutti gli indicatori che registrano l’evoluzione nel tempo dei prezzi dei beni e dei servizi scambiati in un paese.
Dato che sarebbe praticamente impossibile rilevare i prezzi di tutti i beni scambiati in una nazione, gli istituti di statistica selezionano un campione di prodotti rappresentativi di tutti quelli consumati nel paese, e su quelli basano il calcolo degli indici che ne misurano la variazione nel tempo.

LA METODOLOGIA DI CALCOLO, GLI INDICI PRODOTTI
Sulla base di una metodologia di lavoro stabilita e condivisa a livello internazionale, sfruttando un’ unica rilevazione mensile dei prezzi, si calcolano tre diversi indici dei prezzi al consumo:
indice per l’intera collettività nazionale (NIC):
– Con tabacchi (Nic)
– Senza tabacchi (Nis)
Il NIC misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico, in altre parole considera l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori formata da oltre 57 milioni di persone, all’interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate.
Il NIC rappresenta, per gli organi di governo, il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche, ad esempio, per indicare nel Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) il tasso d’inflazione programmata, cui sono collegati i rinnovi dei contratti collettivi di lavoro.

indice per le famiglie di operai e impiegati (FOI):
– Con tabacchi (Foi)
– Senza tabacchi (Fos)
si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo) operaio o impiegato. E’ l’indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.
indice armonizzato europeo (IPCA):
E’ stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo; infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della permanenza nell’Unione monetaria.

L’IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici perché il paniere esclude, sulla base di un accordo comunitario, le lotterie, il lotto, i concorsi pronostici e i servizi relativi alle assicurazioni sulla vita.
Un’ulteriore differenziazione fra i tre indici riguarda il concetto di prezzo considerato: il NIC e FOI si basano sullo stesso paniere, ma il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso a seconda dell’importanza che questi rivestono nei consumi della popolazione di riferimento. Tali indici considerano sempre il prezzo pieno di vendita mentre l’ IPCA si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore.

Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, per quello armonizzato europeo il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket). Inoltre, l’IPCA tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni).
Per il NIC e FOI la legge n. 81/1992 impone di produrne una versione che esclude dal calcolo i prezzi dei beni riferiti ai ‘Tabacchi’.

IL PANIERE DEI PRODOTTI
L’indagine è effettuata su un paniere di prodotti, stabilito dall’ Istat per tutto il territorio nazionale, che include la maggioranza di beni e servizi essenziali per tutta la comunità e pertanto, di maggiore consumo.
Il paniere per l’anno 2021, e costituito da n. 692 prodotti (beni e servizi), raggruppati in 12 tipologie di spesa.

OSSERVATORIO AMBIENTALE SULLE CITTA’

La Rilevazione Dati ambientali nelle città , effettuata annualmente dall’Istat, raccoglie informazioni ambientali relative ai comuni capoluogo di provincia/città metropolitana.

I dati e l’informazione statistica, hanno l’obiettivo di fornire un quadro informativo a supporto del monitoraggio dello stato dell’ambiente urbano e delle attività poste in essere dalle amministrazioni per assicurare la buona qualità dell’ambiente nelle città.

La rilevazione si articola in sette questionari d’indagine – Aria, Eco management (che include il Razionamento dell’acqua per uso civile, precedentemente rilevato nel modulo Acqua), Energia, Mobilità, Rifiuti, Rumore e Verde urbano – che raccolgono informazioni su: diffusione degli inquinanti atmosferici e misure per contenere l’inquinamento; produzione di energia da fonte rinnovabile, utilizzo efficiente dell’energia, certificazione e riqualificazione energetica degli edifici; iniziative per prevenire la produzione, agevolare il corretto conferimento e la raccolta dei rifiuti urbani; misure del rumore, superamenti dei limiti e attività temporanee a rilevante impatto acustico; domanda e offerta di trasporto pubblico locale, mobilità sostenibile e infomobilità; verde urbano a gestione pubblica, azioni per lo sviluppo degli spazi verdi e aree naturali protette; strumenti di pianificazione relativi alle principali tematiche ambientali urbane.

Gli indicatori sono stati individuati sulla base degli approcci metodologici condivisi a livello internazionale (Eurostat, OCSE).

Oltre alla raccolta dei dati per l’anno in corso, l’indagine consente anche la possibilità di revisionare l’informazione statistica raccolta relativamente agli anni precedenti per i questionari Aria, Energia e Rumore.

Dall’edizione 2018 il modulo Acqua è stato inglobato nel “Censimento delle acque per uso civile” (biennale).

La rilevazione è prevista dal Programma statistico nazionale, che comprende le rilevazioni statistiche di interesse pubblico.

Pertanto l’Istat è tenuto per legge a svolgere questa rilevazione e i comuni capoluogo sono tenuti a parteciparvi in quanto, come previsto dalla normativa, vige l’obbligo di risposta.

I dati vengono raccolti tramite una rilevazione censuaria effettuata presso i 109 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (più Cesena) ai quali viene richiesto di compilare i questionari on line  (tecnica CAWI).

I principali risultati dell’indagine sono disponibili on line .

Gli Uffici di Statistica dunque si fanno collettori dei dati richiesti fornendo, a seguito del contatto più diretto con gli enti produttori dei dati, ulteriori garanzie sulla completezza e sulla omogeneità dei dati raccolti.

CENSIMENTO PERMANENTE POPOLAZIONE E ABITAZIONI

Da ottobre 2018 l’Istat ha avviato il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, la rilevazione che consente, con cadenza annuale e non più decennale, di rilasciare informazioni continue e tempestive sulle principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia.

Il Censimento permanente non coinvolge più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione selezionato di esse, e grazie all’integrazione dei dati raccolti con le rilevazioni campionarie con quelli provenienti dalle fonti amministrative consente di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione.
Le prime due rilevazioni del 2018 e 2019 hanno visto il coinvolgimento per anno di un campione di circa un milione e quattrocentomila famiglie in oltre 2.800 comuni.

L’ultima rilevazione si è chiusa il 20 dicembre 2019.

Nel 2020, a fronte dell’emergenza Covid-19, l’Istat ha modificato parzialmente il disegno censuario sospendendo, per la piena tutela della salute delle famiglie e dei lavoratori, le attività di raccolta dati sul territorio e presso le famiglie, tradizionalmente svolte da ottobre a dicembre ma avviate, a livello organizzativo, sin dal mese di marzo, e privilegiando soluzioni metodologiche più adeguate al contesto, come l’intensificazione dell’utilizzo dei dati amministrativi.

Pertanto nel 2020 il Censimento permanente non è stato sospeso; l’Istat garantisce, infatti, senza interrompere le serie storiche 2018-2019, la diffusione a livello comunale delle informazioni strutturali: conteggio della popolazione (per sesso, età, cittadinanza) e variabili di stato civile e istruzione, sulla base dell’integrazione tra il Registro base degli individui (RBI) e le fonti amministrative.
Nel 2021 è prevista la ripresa delle rilevazioni sul campo e il recupero di tutte le attività sospese nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria.

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