FRAMES DI PAESAGGIO

Il progetto architettonico “Frames di paesaggio” prevede la realizzazione di quattro installazioni temporanee, che ripercorrono il paesaggio ravennate. Il frame del paesaggio “dal mare alla città” riportato lungo la banchina è stato l’input che ha guidato la definizione del progetto.

Officina Meme

Ripercorrere il gradiente di paesaggio mediante quattro installazioni permette simbolicamente di legare nuovamente il centro storico di Ravenna alle radici che vedono con l’acqua un antico rapporto: il passaggio dall’approdo, e quindi dal faro, alla duna, paesaggisticamente ricca di vegetazione boschiva, proseguendo attraverso i luoghi della produzione attraverso un campo di cereali, simbolo dell’attività propria dello sviluppo portuale e termina nella piazza urbana, luogo di gioco e sosta. La dimensione delle quattro stazioni di paesaggio urbano dialoga con la scala dello spazio di banchina, che vede ormeggiati luoghi di lavoro, aree libere di carico, vuoti urbani memoria del lavoro portuale. La lunghezza del percorso dalla testata Candiano al ponte mobile risulta quindi intervallata da elementi che oltre a essere simbolo paesaggistico, diventano luoghi aggregativi per la sosta e quindi piccoli centri di attività urbana spontanea.

L’obiettivo è creare aggregatori urbani, in grado di muovere i flussi di persone e attività, di creare attenzione, affezionamento ed è per questo che, in particolare l’installazione ”campo”, è stata pensata per essere piantumata a rotazione e divenire un vero e proprio campo di condivisione di associazioni, scuole, artisti. Un tema importante è legato inoltre al riuso dei materiali, in questo caso dei cassoni da frutta, tipici del paesaggio lavorativo ravennate. L’inserimento della vegetazione permette di favorire il controllo microclimatico ed avere aree di sosta ombreggiate durante il periodo estivo. Inoltre in ognuna delle installazioni prevede un sistema di sedute e una minima illuminazione al fine di rendere fruibile lo spazio anche durante eventi serali.