La seduta del 26 aprile 2016

Continuano le riflessioni sul “Disagio e benessere a scuola”

Il 26 aprile presso la Sala del Consiglio Comunale si è svolta la 5° e ultima seduta della Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi dell’anno scolastico 2015/16. A tutte le sedute hanno partecipato i ragazzi e le ragazze delle scuole, sia eletti effettivi che supplenti.

Come richiesto dai/dalle componenti dell’assemblea, si è continuato nell’approfondimento dei temi del benessere a scuola e del disagio in infanzia e adolescenza.

Nella seduta precedente i ragazzi e le ragazze, accolti nelle loro riflessioni dalle operatrici Milena e Marisa del Centro per le Famiglie di Ravenna, hanno fatto un “ritratto” del bullo, dei suoi sostenitori e/o gregari, degli spettatori e di come il loro comportamento influenzi in modo pesante la vita del singolo e della comunità.

Dal dibattito le operatrici hanno estrapolato delle “parole chiave” che identificano maggiormente le esperienze, le osservazioni e i pensieri espressi, le hanno rielaborate e strutturate in una relazione per poi riproporle ai ragazzi e alle ragazze come punto di partenza per una ulteriore riflessione e per cercare insieme di capire: “Come riconoscere il bullo e gli atti di bullismo – Come comportarsi e a chi rivolgersi – Come ragazzi e adulti insieme possono affrontare il fenomeno – Come riuscire a stare bene con i coetanei”. Vedi allegato 1) Riflessioni sul tema del disagio nell’infanzia e nell’adolescenza.

La presentazione ha permesso un confronto molto partecipato, fatto di racconti di atti di bullismo vissuti in prima persona, visti e/o percepiti nei confronti dei compagni, di relazioni che sono nate e/o si sono fortificate dopo tali esperienze, di solidarietà e partecipazione da parte dei coetanei, di accoglienza, sicurezza e interventi da parte del mondo degli adulti.

La forza delle storie ha coinvolto l’assemblea: nulla è più efficace degli esempi reali, delle esperienze vissute e delle soluzioni trovate per uscire da quei momenti di paura e fragilità, accettando le emozioni che, inevitabili, in questi casi si scatenano: incertezza, paura, vergogna, rabbia.

Il dibattito ha, quindi, reso i ragazzi e le ragazze protagonisti nelle proposte di possibili soluzioni per aiutare chi è rimasto vittima del bullo, ma anche per cercare di capire, aiutare e non emarginare chi si comporta in “modo sbagliato”, senza la pretesa di trovare o avere la formula giusta per risolvere tutti i problemi, cercando però di comprendere, per agire nel modo migliore possibile.

Per socializzare gli obiettivi raggiunti e condividere l’esperienza della Consulta, è emersa la proposta di realizzare grazie agli uffici comunali, un vademecum per il benessere scolastico, da distribuire alle scuole del territorio.

#Il bullismo fa male a tutti
#Tutti, grandi e piccoli, siamo coinvolti, sia nel guardare che nell’ intervenire
#L’unione fa la forza