Les langages du bleu. Créativité et interculturalité

Nell’ambito del Programma GRUNDTVIG 2009 (incentrato sul tema della pedagogia e della didattica del patrimonio) è stato approvato il progetto europeo “Les langages du bleu. Créativité et inculturalité” elaborato e presentato dal Comune di Ravenna in rappresentanza dell’Italia, in collaborazione con i partners di Portogallo, Francia e Romania. Tale progetto, che ha validità nel biennio 2009/2011, si prefigge di rafforzare lo scambio di esperienze a sfondo artistico ed interculturale sull’elemento unificante del colore blu, il colore dell’Europa e viene finanziato dalle Agenzie Nazionali dei quattro Paesi; al riguardo il Comune di Ravenna riceverà un contributo da destinare ad attività di ricerca, laboratori e borse per mobilità da rivolgere in via prioritaria all’Accademia di Belle Arti.

L’aula BLU, all’interno dell’Accademia di Belle Arti

Perchè proprio il blu?

La storia di questo colore costituisce un autentico rebus storico in quanto i Greci e i Romani vedevano in esso un colore cupo, barbaro e lo usavano con parsimonia. Solo il mosaico fa eccezione: venuto dall’Oriente si ritroverà nell’arte Paleocristiana e Bizantina.

Il Progetto coniugherà aspetti storico-culturali, mobilità all’estero per studiare il patrimonio blu degli altri paesi, attività di formazione in laboratorio, uso delle nuove tecnologie nell’educazione degli adulti.