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La Croazia è entrata nell’area Schengen. Parliamone.

Croazia nell'area Schengen: quale futuro? - TRIESTE.news

La Croazia, ultimo Stato membro ad aderire all’Unione europea nel 2013, è entrata nell’area Schengen. Ma di che cosa si tratta e che cosa vuol dire esattamente?

Lo spazio Schengen, dal nome del paese in Lussemburgo in cui vennero firmati l’accordo e successivamente la convenzione Schengen, nacque nel 1985 come un piccolo progetto di 5 Paesi (Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, e Lussemburgo) e ha ora, grazie all’ingresso della Croazia il 1° gennaio 2023, il suo 27° membro.

Fare parte dello spazio Schengen permette ai cittadini e ai residenti degli Stati parti di circolare liberamente fra di essi, senza dover essere sottoposti a controlli alle frontiere interne.

23 Paesi membri sono anche membri dell’Unione europea. Gli altri 4 sono l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, e la Svizzera. Questo è possibile perché l’adesione all’area Schengen non è limitata alla partecipazione all’Unione, ma è aperta a tutti gli Stati che ottemperano agli accorgimenti tecnici richiesti. Proprio per via di questo prerequisito Bulgaria, Cipro, e Romania hanno aderito ma i controlli alle loro frontiere sono ancora effettuati. L’Irlanda è, invece, l’unico Stato membro dell’UE a non far parte dell’area Schengen. Questo accade per ragioni storico-politiche. La cosiddetta Irlanda, ovvero la Repubblica d’Irlanda, è nata nel 1922 dopo aspri conflitti con l’allora sovrano Regno Unito, sotto cui si ritrovavano. Il territorio attuale, tuttavia, non comprende tutta l’isola, bensì solo la maggior parte, poiché sei contee su nove della regione dell’Ulster appartengono all’Irlanda del Nord, nazione costitutiva del Regno Unito (il cui nome completo è, infatti, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord). Il territorio irlandese è pertanto diviso in due, divisione che è stata ed è fonte di acerrimi conflitti e tensioni. Non a caso, la Brexit ha comportato il ritorno delle preoccupazioni in merito a un possibile scioglimento degli Accordi del Venerdì Santo (i quali portarono alla pace nell’isola). Inoltre, come se non bastasse ciò a rendere complicata la situazione, il Regno Unito, nel periodo in cui è stato membro dell’UE, non ha mai sottoscritto la convenzione Schengen in toto; l’Irlanda, di conseguenza, ha preferito imitarla per non turbare l’equilibrio raggiunto.

Far parte dell’area Schengen è un beneficio per i cittadini europei ma anche per le aziende del territorio, poiché consente una circolazione semplificata dei lavoratori e invoglia la partecipazione ad eventi di persona (sicuramente utile per i business in espansione).

Ma anche i cittadini non-UE sono aiutati dall’area Schengen: l’ottenimento di un visto Schengen (per soggiorni non superiori ai 90 giorni) o di un Visto Nazionale di tipo D (estero per principio di equipollenza all’area Schengen, per una durata superiore ai 90 giorni ma non oltre i 365) o di un permesso di soggiorno di lunga durata permette di girare più facilmente fra gli Stati parte senza dover richiedere visti specifici per ogni Paese.

Oltre ad aderire all’area Schengen, la Croazia il 1° gennaio 2023 ha anche adottato l’euro, entrando a far parte così della eurozona e diventando il 20° Paese membro ad avere la moneta unica. La Presidente della Banca Centrale europea Christine Lagarde ha dato il benvenuto al Paese e si è congratulata con il governatore della Banca Nazionale croata (Hrvatska narodna banka) Boris Vujčić per i lavori preparatori effettuati. Adottare l’euro, infatti, richiede la capacità di rispettare delle condizioni specifiche, dette “criteri di Maastricht” (poiché concordate nel trattato di Maastricht nel 1992) o “di convergenza” che comprendono: 

  1. stabilità dei prezzi
  2. finanze pubbliche sane
  3. stabilità del tasso di cambio
  4. tassi di interesse a lungo termine

Inoltre, le banche dello Stato interessato devono essere indipendenti.

Il Paese che avanza la richiesta deve poi attendere l’iter decisionale delle istituzioni UE che richiede una proposta della Commissione, su cui è consultato il Parlamento, la quale viene poi discussa dal Consiglio europeo (composto dai capi di Stato e di governo) e adottata dal Consiglio dell’UE (composto dai ministri competenti per la materia in discussione).

La combinazione di moneta unica e area Schengen è destinata a semplificare la circolazione da e per la Croazia e ad approfondire i rapporti con un membro UE a noi vicino.

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