Una rispolverata alle sei priorità della Commissione europea 2019-2024

Per inaugurare il nuovo anno, il Centro Europe Direct della Romagna ha deciso di ripassare le sei priorità 2019-2024 della Commissione europea.

  1. IL GREEN DEAL

Nell’epoca della coscienza ambientale ed ecologica, circondati dal degrado ambientale e dal cambiamento climatico, l’Unione europea non può non interessarsi all’ambiente. A questo fine è stato concepito il Green Deal europeo, un insieme di iniziative politiche approvato nel 2020 per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 (cioè un equilibrio fra quello che emettiamo e quello che viene assorbito, l’economia a emissioni zero). Il Green Deal è finanziato dal bilancio europeo (deciso di sette anni in sette anni) e dal piano di ripresa NextGenerationEU. Entro il 2030 le proposte della Commissione si prefiggono di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% (rispetto ai livelli del 1990) e di piantare 3 miliardi di nuovi alberi nel territorio dell’Unione.

Al Green Deal si lega anche il piano REPowerEU, concepito per risparmiare energia e produrre invece energia pulita, diversificando inoltre l’approvvigionamento energetico degli Stati membri.

2. LA DIGITAL AGE

NextGenerationEU mira anche alla digitalizzazione, allo scopo di ottenere che l’80% della popolazione acquisisca competenze digitali entro il 2030. 

Le normative a riguardo si stanno evolvendo velocemente poiché è necessario raggiungere un equilibrio fra la necessità e la richiesta di innovamento e la necessità di proteggere i cittadini dai pericoli informatici e garantire la loro privacy.

Il Digital Decade Policy Programme è lo strumento elaborato per il coordinamento e la riuscita del processo di digitalizzazione. A riguardo, la Commissione ha pubblicato una sezione Q&A qui.

3. L’ECONOMIA PER LE PERSONE

L’economia sociale di mercato è volta alla riduzione della diseguaglianza e della povertà. Le piccole e medie imprese sono, infatti, la forza motrice dell’Unione e come tale devono essere sostenute e rafforzate, in una prospettiva di approfondimento dell’Unione dei mercati dei capitali e dell’Unione economica e monetaria. La transizione digitale ed ecologica sono i pilastri attorno ai quali l’equità sociale deve essere sviluppata in una economia moderna. L’importanza dei salari minimi, l’attenzione alla salute mentale dei lavoratori (soprattutto durante la ripresa dal Covid), e l’uso delle piattaforme digitali sul lavoro sono solo alcuni dei settori in cui l’UE è presente e vuole continuare a concentrarsi, per perseguire la ricchezza sociale e il benessere di tutti.

4. UN’EUROPA PIU’ FORTE NEL MONDO

L’UE non può concentrarsi solo su se stessa, ma deve sostenere il multilateralismo e ricoprire un ruolo di leadership nei confronti dei Paesi limitrofi e dei possibili futuri allargamenti. Un esempio? Le 1,8 miliardi dosi di vaccino anti Covid-19 inviate a 165 Paesi o i 19.7 miliardi di euro dati a favore dell’Ucraina. 

5. LO STILE DI VITA EUROPEO

I valori fondamentali dell’UE devono essere espressi sempre, in ogni iniziativa, da parte di ogni Stato membro e dei suoi enti. L’attenzione alla salute e alla sanità territoriale, all’immigrazione e al diritto d’asilo, ma anche l’ampliamento dell’area Schengen e alla libera circolazione delle persone hanno la precedenza per la Commissione, in modo da avvicinare gli Stati del continente e sviluppare una coscienza di identità comune.

6. UN NUOVO SLANCIO PER LA DEMOCRAZIA EUROPEA

Infine, nuova enfasi deve essere posta sulla democrazia, la quale deve toccare tutti egualmente, siano essi giovani o anziani, parte di comunità rurali o urbane. La democrazia è sotto attacco, ma il desiderio di vederla evolvere positivamente c’è e si dimostra nella partecipazione a importanti eventi quali la Conferenza sul Futuro dell’Europa, una serie di dibattiti e dialoghi in cui i cittadini europei stessi hanno potuto avanzare le proprie idee sul nostro futuro comune.