Cenni Storici

1873: Nasce la Polizia Municipale a Ravenna

La Polizia Municipale di Ravenna nel 1873L’anno 1873 vede nel Comune di Ravenna la nascita del Corpo dei Vigili Urbani, gli eredi delle Guardie Civiche istituite con lo Statuto c.d. Polentano del 1304/1306, addette al controllo della vita civica del Comune, nei vari aspetti della pubblica tutela.

Alle Guardie infatti erano affidati la pubblica moralità, la sanità, intesa come tutela dell’ambiente rivolto ad un benessere pubblico, i ritmi della caccia e della pesca, il controllo delle catene per pedaggio e dazio.

La Rivoluzione francese, assieme alla ventata di radicali innovazioni , portò anche alla ricostruzione del Corpo delle Guardie municipali.

Dopo la partenza dei Francesi si assistette a Ravenna ad un altalenarsi di scioglimenti e ricostruzioni del Corpo, dovuti alla mutevole situazione politica con l’ avvicendarsi di diversi governi in Romagna:Pontifici, ancora Francesi, Austriaci, Austro-Britanni.

In questi travagliati momenti i compiti delle guardie civiche non furono però solamente amministrativi.

Le vediamo infatti sedare tumulti, svolgere funzioni di polizia giudiziaria, insorgere in armi e combattere.

Il 19 aprile 1873 il Consiglio Comunale di Ravenna nominava la Deputazione di Polizia Urbana nelle persone dell’ing. Pasquale Baccarini, Dr. Claudio Bertozzi, magg.Cav. Luigi Zarattini e Sig. Tullo Poletti.

Il numero delle guardie era diciotto così come lo imponeva il Regolamento del Corpo.

La Polizia Municipale di Ravenna nel 1973

Per capire la somma delle attività che le Guardie Municipali erano chiamate a svolgere inizialmente, si citano dal Regolamento del 1873 l’elenco dei “doveri” delle stesse, le quali: “destinate a procurare l’osservanza di tutti i Regolamenti Municipali volti a garantire il godimento delle cose comuni, la salute, il comodo e la sicurezza dell’intera popolazione,” dovevano, “senza derogare alla generalità”, vigilare “il comodo transito e la sicurezza delle strade Comunali procurando l’osservanza delle disposizioni che concernono:

Gli scoli delle acque – Le edificazioni lungo le strade – Gli alberi piantati in quelle e gli ingombri di esse – La loro nettezza – La spalatura delle nevi – I danni alla superficie delle strade e delle opere di arti esistenti su quelle – Il buon andamento delle fogne o cloache pubbliche – La pubblica illuminazione.

Inoltre vigilare sulla conservazione degli edifici, delle memorie, degli scritti artistici, impedire i danni agli edifici pubblici, e in materia di igiene, ispezionare i mercati delle vettovaglie, le sostanze alimentari esposte alla pubblica vendita, gli ammazzatoi, i macelli e le pescherie, gli animali morti o lasciati insepolti,ecc.

Col passare del tempo, sia per l’aumentare della popolazione, sia per il progredire della civiltà industriale, le mansioni dei Vigili sono andate aumentando in misura frenetica.

Particolarmente difficile fu la riorganizzazione del Corpo dopo il secondo conflitto mondiale, quando Ravenna, come tante altre città, iniziava la lenta ripresa cercando con frenetico ritmo di lavoro di rinascere e ricostruirsi dalle proprie rovine.

Il dinamismo della vita moderna ed il macroscopico aumento della motorizzazione hanno accresciuto il già gravoso lavoro, creando nuovi e complessi problemi, ma hanno sempre più evidenziato il carattere della Polizia Municipale: un Corpo di Polizia vicino ai cittadini, per i cittadini, sempre presente per rendere migliore la vita quotidiana.

La Polizia Municipale di Ravenna nel 2000