10 Febbraio 2021

Odg – Correggere la targa relativa alla giornata del ricordo presso la sede del Consiglio territoriale del Mare

di Alberto Ancarani – capogruppo Forza Italia

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RAVENNA

PREMESSO CHE

Con legge n. 92 del 30 Marzo 2004 il parlamento italiano ha istituito la giornata del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

RILEVATO CHE

Nel nostro comune, il 10 Febbraio 2020 si scelse la sede del consiglio territoriale del mare, a Marina di Ravenna, come il luogo più idoneo per collocare un segno di attenzione anche della comunità ravennate su quei tragici fatti, in ragione dell’arrivo di molti esuli dalmati e istriani proprio a Marina di Ravenna fino ai primi anni 60.

TENUTO CONTO CHE

La targa collocata così recita: “In questi luoghi vennero accolti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta i profughi giuliani e dalmati, spinti lontano da una politica ostile. Grazie alla loro tenace operosità nella comunità ravennate seppero ricostruire una nuova vita e ritrovare la Patria

CONSIDERATO CHE

La verità storica non è correttamente rappresentata in quanto coloro che arrivarono non possono essere definiti “profughi” ma piuttosto “esuli”  in quanto profugo deve essere considerata quella persona che è stata costretta, per salvare se stessa o i propri cari o i suoi beni, ad abbandonare la terra natia e a rifugiarsi in un altro Paese dove ha trovato ospitalità; esule è considerato colui che, a seguito del Trattato di Pace del 1947, del Memorandum di Londra del 1953 e del Trattato di Osimo del 1977 ha scelto di andarsene per i più svariati motivi il principale dei quali è però il mancato consenso alla nuova impostazione politica e ideologica che il regime titino aveva imposto nei territori occupati con lo scopo di costringere la popolazione a trasferirsi altrove realizzando la “snazionalizzazione” di quelle terre.

RICORDATO CHE

Non fu “la politica ostile” bensì il regime comunista titino a provocare la morte e il conseguente esilio di molti istriani e dalmati

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A modificare la targa collocata presso la sede del consiglio territoriale del mare sostituendo la parola “profughi” con la parola “esuli” e sostituendo le parole “politica ostile” con le parole “comunismo titino”