02 Marzo 2021

Mozione su Consigli Territoriali

Fabio Sbaraglia – capogruppo PD
Chiara Francesconi – capogruppo PRI
Mariella Mantovani – capogruppo Articolo 1
Michele Casadio – capogruppo Italia Viva
Michele Distaso – capogruppo Sinistra per Ravenna
Daniele Perini – capogruppo Ama Ravenna
Massimo Manzoli – capogruppo Ravenna in Comune

(modificata in corso di seduta consiliare del 30/03/2021)

Il Consiglio Comunale di Ravenna

Preso atto che
L’attuale istituto dei Consigli Territoriali è nato in conseguenza alla decisione del Parlamento italiano che, con la L. 191/2009 ha soppresso le Circoscrizioni comunali e, in seguito, con la L. 42/2010 ha precisato che tale misura si applicava ai Comuni con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti, nell’intento di preservare nella forma più integra possibile il presidio di partecipazione e co-progettazione che il soppresso sistema di decentramento garantiva;
Ritenuto che
La decisione di abolire indiscriminatamente su tutti i comuni con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti le forme di decentramento amministrativo conosciute attraverso l’istituto delle Circoscrizioni sia stata un errore nella misura in cui l’applicazione di tale scelta non ha minimamente tenuto conto della variabile dell’estensione territoriale dei Comuni su cui essa veniva applicata;
Evidenziato che
Il Comune di Ravenna, compatibilmente alla normativa, ha tentato di riorganizzare il suo sistema di decentramento introducendo i Consigli Territoriali laddove prima insistevano le dieci Circoscrizioni ma i limiti di legge imposti sia in termini di funzioni che di riconoscimento ne limitano inevitabilmente l’efficacia, proponendo anche a Ravenna analoghi problemi di funzionamento che questi organismi hanno registrato pressoché in tutti i Comuni in cui sia proceduto ad una simile riorganizzazione;
Considerato che
Sia opinione del presente Consiglio Comunale procedere ad una necessaria riforma dell’attuale regolamento sul Funzionamento dei Consigli Territoriali in modo da preservare e attuare pienamente le proprie funzioni di strumento di reale partecipazione dei cittadini;
Sia opinione del Consiglio comunale che i Territori possano e debbano avere una funzione di stimolo molto più effettiva nel disegnare le prospettive del proprio assetto e del proprio sviluppo;
Ricordato che
A tal proposito la competente Commissione Consiliare del Comune di Ravenna ha, nel corso di questo mandato amministrativo, avviato un lavoro di revisione del vigente regolamento sul Funzionamento dei Consigli Territoriali che ha portato ad un confronto positivo e condiviso, limitato all’ambito delle funzioni, volto alla valorizzazione delle loro azioni in un’ottica di una maggiore collaborazione ed effettiva co-progettazione sull’attività pianificatoria dell’Amministrazione Comunale;
Allo stesso modo è stato condivisa l’opportunità che il numero dei componenti di ciascun consiglio territoriale sia di numero dispari e proporzionale a criteri di estensione e popolazione del territorio di riferimento;
Indicato che
Coerentemente con la funzione fondamentale dei Consigli Territoriale di garantire e promuovere l’accesso dei cittadini alla partecipazione, sia importante che la formazione degli stessi debba passare attraverso una necessaria formula di elezione piena e reale dei propri componenti, superando l’attuale modalità “mista” di composizione

Sia opportuno verificare e perseguire tutte le possibilità di organizzare la concomitanza di tali elezioni con lo svolgimento di altre consultazioni elettorali, essendo preferibile questa eventualità sia in termini organizzativi che di partecipazione;

Alla luce dell’esperienza maturata in questi anni si necessario attuare un superamento dei problemi riscontrati in merito sia alla complessità delle procedure di presentazione delle liste, nonché una ridefinizione del quadro di eventuali incompatibilità territoriali, politiche e di funzione.

Impegna la Giunta Comunale

A presentare alla competente commissione consiliare la proposta di un testo di nuovo regolamento, o di riforma di quello attualmente in vigore che, fatti salvi i punti condivisi nell’ambito delle precedenti discussioni in Commissione, tenga conto delle indicazioni contenute al precedente punto dell’attuale documento e che possa essere discusso e approvato in tempi brevi.