21 Febbraio 2019

Interrogazione – Ginecologia di Ravenna: forte preoccupazione

Massimo Manzoli – capogruppo Ravenna in Comune

Premesso che

  • Nell’Ospedale di Ravenna dal 1960 opera una Divisione di Ostetricia e Ginecologia, comprendente due reparti (oggi “unità operative”), uno per l’ostetricia e uno per la ginecologia, che pur nelle successive ristrutturazioni avvenute nel tempo, si è sempre considerato di tenere contigui o comunque vicini, sia per razionalità di gestione che per affinità dei contenuti (riguardanti il complesso dei temi della salute della donna)

Appreso che

  • nell’immediato futuro, all’interno dell’ Ospedale di Ravenna, dovrebbe avvenire un’importante trasformazione consistente  nel trasferimento del reparto degenze della ginecologia, che verrebbe spostata nel blocco delle chirurgie, con conseguente dispersione del personale in altri servizi

Esprimendo preoccupazione

  • Per la concreta possibilità che tale trasformazione possa comportare disagi all’utenza e significative difficoltà agli operatori nello svolgimento del loro lavoro

Chiede al Sindaco e alla Giunta

  • Se tale scelta sia ormai decisa e quali siano i tempi di realizzazione, e se  essa debba considerarsi definitiva
  • Se essa sia stata compiuta in accordo con gli operatori medici e infermieristici dell’ostetricia e della ginecologia, e se essi siano stati adeguatamente coinvolti nel processo decisionale
  • Se i criteri siano stati quelli  di un dimostrato miglioramento della qualità dell’assistenza, o viceversa se si sia pensato prevalentemente a obiettivi di risparmio economico
  • Se le infermiere dell’ attuale Ginecologia verranno adeguatamente utilizzate nella nuova situazione  logistica o se verranno “spalmate” in servizi diversi, disperdendo così un patrimonio di professionalità non indifferente, dato che si tratta quasi per intero di personale con specifica formazione lunga esperienza ginecologica
  • Se le/gli infermieri del blocco chirurgico potranno godere di un potenziamento del loro organico, visto l’aumento di persone operate cui dovranno prestare assistenza
  • Se i medici di guardia  dell’ Ostetricia e Ginecologia potranno avere un potenziamento del loro servizio, dal momento che a tutt’oggi il loro compito si svolge prevalentemente in sala travaglio-parto, nelle urgenze di sala operatoria e negli ambulatori di pronto soccorso sia ostetrico che ginecologico, oggi vicini fra loro e contigui ai due reparti, mentre nella nuova situazione, la chiamata d’urgenza dal blocco chirurgico richiederebbe uno spostamento di diverse centinaia di metri
  • Se sia stato preso in considerazione il problema di dove collocare gli eventuali ricoveri ginecologici non chirurgici
  • Se l’ ipotesi della Costituzione a Ravenna della Facoltà di Medicina e Chirurgia, attualmente in corso di elaborazione, con le trasformazioni strutturali, normative, gestionali e culturali che eventualmente comporterà anche nella vita del nosocomio ravennate, non avrebbe consigliato una molto maggiore cautela e ponderazione  sulla riorganizzazione logistica di un settore che verosimilmente verrà profondamente coinvolto dal processo di attivazione dell’ Università