29 Settembre 2022

Interrogazione – Ritardi e abnorme lievitazione dei costi di costruzione del nuovo polo uffici del Comune di Ravenna e della palazzina Arpae Ravenna

Veronica Verlicchi – capogruppo La Pigna – Città, Forese, Lidi

Premesso che

in data 21/12/2020 è stata presentata analoga interrogazione a risposta scritta PD 359/2020 – PG 227689 del 22/12/2020 (risposta non pervenuta entro il fine legislatura)

all’esito della gara d’appalto il Comune di Ravenna ha assegnato, in qualità di unica stazione appaltante, alla ditta Passarelli Spa – tramite contratto sottoscritto in data 15 gennaio 2014 – la realizzazione di un nuovo polo di uffici pubblici nell’ambito del progetto urbanistico Corso Sud;

considerato che

detto contratto prevede la realizzazione di una palazzina uffici per il Comune di Ravenna e una palazzina per Arpae nella quale dovranno essere dislocati diversi laboratori. Il costo complessivo dei 2 immobili, in base all’aggiudicazione all’offerta vincitrice della Passarelli Spa, è indicato in complessivi 18.510.585,31 IVA esclusa, così suddivisi: 8.083.063,35 Euro a carico del Comune di Ravenna ed Euro 10.427.521,96 a carico di Arpae Ravenna. La realizzazione dei lavori è indicata in 900 giorni successivi e continui dalla data del verbale di consegna;

considerato inoltre che

che a seguito di accesso agli atti, il Servizio Edilizia Pubblica ha dichiarato quanto segue:

“con determinazione dirigenziale DO  85  del  16/6/2015  (PG  85599/2015)  è stata approvata la variante n . 1 per maggiori lavori per € 872.477,59  così  ripartiti: quanto a € 483.961,17 a carico  del Comune di Ravenna ed € 388.516,51 a carico di Arpae Ravenna. 

Con deliberazione G.C. n. 565 del 3.10.2017 (PG. 189787/2017) sono state approvate le varianti n. 1 e n.2 per maggiore lavori per € 3.545.254,14 così ripartiti:

€ 467.867,81 a carico del Comune di Ravenna ed € 3.087.386,33 a carico di Arpae. Con determinazione dirigenziale n. 2280  del  3.10.2018  (PG  185881/2018) è stata approvata la variante n.4 per maggiori lavori e per un importo complessivo di € 918.862,53 di cui € 367.166,10 a carico del Comune di Ravenna ed € 551.696,43 a carico di Arpae Ravenna. 

Con deliberazione  G.C.  n.  701  del  17.12.2019  (PG  244686/2019) è stata approvata la variante n. 5 per maggiori lavori per complessivi € 894.014, 69 di cui € 304.602,59 a carico del Comune di Ravenna ed € 589.412,10 a carico di Arpae Ravenna.”

visto che

complessivamente e a seguito di queste varianti, il valore dell’appalto è aumentato di ben € 5.336.594.26 passando da € 18.475.585,31 a € 23.812.179,6 oltre IVA di legge così ripartiti: € 9.367.058,43 a carico  del Comune di Ravenna ed € 14.445.521 a carico di Arpae Ravenna;

dato atto che

la delibera di Giunta Comunale del 17/12/2019 riporta i seguenti dati riepilogativi: 

Importo complessivo dell’appalto di € 24.741.194.26 (anziché € € 23.812.179,6) di cui € 9.706.661 (anziché € € 9.367.058,43) a carico  del Comune di Ravenna  ed € 15.034.533,24 a carico di Arpae Ravenna. 

Sommando le altre voci relative a spese tecniche (€ 1.923.192,30), allacci (€ 100.582,19), validazione (€ 39.647,60), incentivo (€ 65.026,68), collaudi (€ 43.881,48 ) e varie (€ 60.128,94) si sommano ulteriori € 2.260.854,03 di cui € 972.784,05 a carico del Comune di Ravenna ed €1.288.69,98 a carico di Arpae Ravenna. 

Pertanto, secondo detta delibera, le 2 strutture comportano una spesa di € 32.287.977,03 Iva compresa di cui € 12.719.554 a carico del Comune ed € 19.568.423,03  a carico di Arpae Ravenna;

preso atto che

l’art . ART.  23 BIS-  CLAUSOLA  RISOLUTIVA  ESPRESSA recita: 

“Il Comune  di  Ravenna  risolverà  il  presente  contratto  in  modo  immediato ed  automatico  qualora,  dalle  informazioni  di  cui  all’art.  84, comma 3  del D.  Lgs.  159/2011, rilasciate dalla competente Prefettura,  ai  sensi  dell’art. 91  del  medesimo  D.Lgs.,  che  perverranno  successivamente  alla  stipula, emergano  elementi  relativi  a  tentativi  di  infiltrazione  mafiosa. Le  parti,  inoltre,  si  danno  reciprocamente  atto  che  il  Comune  di  Ravenna si  riserva  la  più  ampia  discrezionalità  nella  valutazione  delle  suddette informative  antimafia  prefettizie  e  che,  in  caso  di  risoluzione  del  contratto per  le  cause  suddette,  al  Concessionario  spetterà  esclusivamente  il compenso  per  le  prestazioni  svolte  fino  al  momento  della  risoluzione,  con espressa  rinuncia  a  qualsiasi  ulteriore  pretesa  di  compensi,  corrispettivi, indennizzi  e  risarcimenti.”

Alla domanda a quanto ammonta la stima dei costi per l’ultimazione dei lavori la risposta del Servizio Comunale è stata: “non si  è  in  possesso  dell’informazione”. Un fatto preoccupante e grave dato lo svolgimento della commessa oggetto dell’appalto. 

La lievitazione dei costi per la costruzione delle 2 palazzine, essendo un appalto comune ed unico, ha superato abbondantemente il limite del 20% stabilito dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici. 

La palazzina uffici del Comune di Ravenna risulta quasi ultimata mente quella di Arpae Ravenna è ancora in fase di realizzazione. 

Nella palazzina uffici del Comune di Ravenna troverebbero ospitalità gli uffici dell’anagrafe e dei servizi comunali attualmente ubicati in viale Farini (Edilizia Privata, ambiente, urbanistica), elettorale e servizi alle imprese, questi ultimi in locazione da privati. 

preso inoltre atto che:

il superamento dei 900 giorni per la realizzazione delle due palazzine, ha comportato per il Comune di Ravenna un aggravio di costi per locazioni. 

La ditta esecutrice Passarelli S.p.A. è stata oggetto di un provvedimento di interdittiva antimafia emesso nel giugno 2020 dal prefetto di Napoli. 

Ad oggi detto provvedimento è tuttora in corso di validità in quanto il ricorso al tribunale amministrativo regionale della Campania della ditta Passarelli S.p.A. avverso il provvedimento del prefetto di Napoli non è ancora giunto a sentenza. 

I lavori dalla data di notifica dell’interdittiva antimafia sono fermi. 

Per l’eventuale recesso dal contatto d’appalto e la sostituzione della ditta Passarelli S.p.A., occorre il parere obbligatorio del collegio consultivo tecnico previsto per le opere pubbliche dalla nuova normativa. 

Detto collegio risulta non essere ancora stato costituito ad oggi;

attestato che

occorra procedere all’ultimazione dei lavori oggetto dell’intero appalto nel più breve tempo possibile, adottando rapidamente le decisioni più efficaci e rispettose delle leggi vigenti;

interroga il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:

  1. se intenda recedere dal contratto d’appalto con la ditta Passarelli Spa; 
  2. in caso negativo e nell’ipotesi che il TAR Campania annulli l’interdittiva antimafia a carico della Passarelli S.p.A., quali siano i tempi per la ripresa dei lavori oggetto dell’appalto e la data prevista per l’ultimazione degli stessi;
  3. in caso positivo con quali modalità saranno affidati i lavori da ultimare ad altra impresa;
  4. quale sia la stima di ultimazione dei lavori suddivisa per quanto di competenza del Comune di Ravenna e per quanto di competenza di Arpae;
  5. per quale/ i motivo/i è/sono stato/ i abbondantemente superato/ i il massino del 20% per gli appalti pubblici previsti dalla normativa;
  6. a quanto ammontano i canoni di locazione a carico del Comune di Ravenna, erogati ai proprietari degli immobili che ospitano i servizi che devono trovare ubicazione nella nuova palazzina uffici dalla previsione di ultimazione dei lavori prevista contrattualmente in 900 giorni ad oggi;
  7. a quanto ammonta l’importo riconosciuto alla società di progettazione esterna per lo spostamento della palazzina uffici al fine di non intervenire sulla linea gas SNAM;
  8. per quale motivo non si è invece proceduto allo spostamento del tubo SNAM e quale sarebbe stato il costo (si chiede copia dell’eventuale preventivo).