30 Luglio 2016

Accademia di Belle Arti, vicesindaco Fusignani: “Un valore aggiunto per la città e il centro storico”

Nei giorni scorsi il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega al Centro Storico ha visitato l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Ritengo che la nostra Accademia rappresenti un punto di eccellenza dell’offerta formativa e culturale della nostra città, in grado di aggiungere valore anche al Centro storico. Sono infatti convinto che molte delle opere, plastiche, pittoriche e documentali, possano arricchire l’offerta espositiva di Ravenna, magari tornando a far bella mostra di se all’interno delle mura cittadine . Penso ad esempio ad un’adeguata destinazione in uno dei tanti palazzi storici non occupati, e che conferirebbero alla nostra, pari dignità con le altre Accademie di Belle Arti nazionali che sono ospitate in luoghi di prestigio del tessuto urbano. Tale scelta rappresenterebbe anche l’occasione per creare spazi espositivi e mostrare il corposo e interessante patrimonio artistico acquisito nel tempo.
La scelta di un decennio fa di destinare totalmente la Loggetta Lombardesca, vecchia sede dell’Accademia, al museo d’arte della città non è in discussione. Tuttavia, nell’ottica di ridare slancio e visibilità a questa nostra importante risorsa didattica in ambito artistico, occorre dare segnali concreti.
In vista del 2018, anno in cui scadrà la convenzione avviata nel 2008 con l’Accademia di belle Arti di Bologna, che è bene ricordare fu quella che le garantì la sopravvivenza, occorre definire una nuova visione dell’Accademia cittadina, sia in chiave strutturale sia in chiave didattica, in grado di rafforzarne anche il brand. In questo senso credo che solo due siano le opzioni: o ripristinarne lo status originale di Accademia civica oppure accelerare e favorire il processo di statizzazione, preferibilmente autonoma, così come sta avvenendo per altre realtà nazionali simili alla nostra.
Nel solco delle sue tradizioni e i suoi primati artistici, e nel rispetto di chi la volle istituire nel 1829, parliamo di figure come Corrado Ricci e Vittorio Guaccimanni, Ravenna merita un’Accademia di belle Arti valorizzata al massimo in tutti i suoi aspetti per essere inserita a pieno titolo alla già ampia offerta culturale della città.”