23 Giugno 2016

Domani apre il decimo Festival delle Culture. Una ‘fiumana’ da Piazza del Popolo alla darsena

Domani, 24 giugno, a Ravenna, apre i battenti la decima edizione del Festival delle Culture, una tre giorni di concerti, danze popolari, dibattiti, gastronomia e mercatini. Il tema centrale del Festival 2016 è quello dei “Luoghi Comuni”, nelle sue diverse accezioni: luoghi comuni intesi come stereotipi, rispetto ai quali occorre un lavoro quotidiano di informazione e di promozione culturale, a cui si oppongono i luoghi comuni intesi come spazi di costruzione del sapere comune e della convivenza.Per tutto il fine settimana, i nostri “luoghi comuni” saranno l’Almagià, la banchina della Darsena di città e il circolo Arci Dock61.

Programma di DOMANI 24 giugno

Si parte alle 17 da Piazza del Popolo con la Fiumana Atto VII, la parata inaugurale che segna l’Apertura della X edizione del Festival delle Culture. Durante il percorso prenderanno vita le performaces di giovani artisti: il gruppo Murga Los Adoquines de Spartaco con musiche dal vivo e danze coreografiche, la Breakdance dei Lasagna Style, il parkour di Ravenna Shine, il rap dei ragazzi del Cisim, le danze egiziane di Saidi Danza, la capoeira del gruppo Coquinho Baiano, le performances di Deviazioni–animazioni di strada. I partecipanti, con la lunga bandiera del mondo, arriveranno fino alle Artificerie Almagià con l’accompagnamento musicale del FurgoDisco con DJ Aldivas.

Alle 19 al Dock 61 inizia il primo dei sei dibattiti previsti per questa edizione del Festival.

Il primo appuntamento è curato dalla Casa delle Donne. Si parlerà di Donne e bambine in educazione: a scuola di libertà con le studiose Chiara Lugarini (Tutor presso la Cattedra di Pedagogia Interculturale, Unimib) e Anna Maria Piussi (Docente di Pedagogia e Differenza Sessuale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona). Moderano l’incontro Deborah Bandini, media educator, e Luana Vacchi, insegnante, attiviste della Casa delle Donne di Ravenna.

Dalle 20.30 all’interno dell’Almagià è “Fiumana by Night”, serata organizzata dal gruppo giovanile del Festival delle Culture. Si partirà con le performances di Breakdance del gruppo Lasagna Style, mentre alle 21 saliranno sul palco Le Pigne e i giovani artisti del Laboratorio rap del Cisim con uno spettacolo di hip hop. Alle 21.30 ci aspetta il Dj set di Aldivas con hip pop, trap, afro da danzare in libertà.

Alle 21.45 si torna al Dock 61 con un importante momento che vede in campo la collaborazione con il Campus universitario di Ravenna e la Fondazione Flaminia. Il titolo dell’incontro è Non si direbbe che sei straniero. Si parte con Luoghi non comuni sull’ospitalità: esperienze di ospitalità tra famiglie migranti e studenti universitari (progetto Peace Spot III – Fondazione Flaminia). Segue Ravenna student life: gli universitari internazionali si raccontano: i professori Vincenzo Matera e Selenia Mirabello, docenti di antropologia culturale e processi di migrazione dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna, raccontano un’ospitalità diversa in cui i protagonisti sono gli studenti universitari “fuori sede”.

Alle 22.30 all’Almagià chiude la prima giornata del Festival la Murga Los Adoquines de Spartaco dal vivo. La Murga Porteña è un fenomeno del Carnevale di Buenos Aires, portata in Argentina dagli schiavi africani nel periodo coloniale. Durante la dittatura militare in Argentina le Murghe furono bandite essendo nate come strumento di ribellione alla schiavitù e ai soprusi dei potenti. In Italia, circa quindici di anni fa, un gruppo di italo-argentini creò la prima Murga italiana, a Roma: La Sin Permiso. Los Adoquines nasce nel 2009 all’interno del centro sociale Spartaco, nel quartiere di Roma Quadraro, grazie a un laboratorio tenuto da alcuni componenti de la Malamurga e della Murga Viajeros del Humo (Gonnet, Argentina).

Il Festival WEB RADIO

Anche questa edizione sarà trasmessa su #ARASUDITU: A Ravenna Succede di Tutto speciale Festival delle Culture

Le interviste impossibili di Noanda Tania Moroni e degli altri esseri viventi della neonata Associazione Culturale Succede di Tutto. Durate i tre giorni di Festival sarà allestito il SuccedePunto dove si intratterranno in modo informale gli ospiti del Festival. I video saranno visibili sul canale Youtube #ARASUDITU e su facebook.

Sapori dal mondo

La Banchina del Canale Candiano sarà invasa dai ristoranti. Molto ricca l’offerta dell’area ristoro con il ristorante Bella Africa con piatti dal Senegal, il Pianeta/Camer con specialità dal Camerun, la Isla Bonita e la cucina caraibica, Bolívar e la cucina del Sud America, il ristorante Marrakech con pietanze maghrebine e mediorientali adatte per diete vegane, I gusti dei Balkani, India & Sry Lanka e Danubiana, con cibo da strada rumeno. Non mancherà il furgone con piadina e pizza e Bio Green Food, gastronomia biologica vegana.

Per i più piccoli
Nell’area esterna dell’Almagià l’associazione Terra Mia organizza, come ogni anno, uno spazio dedicato ai bambini con laboratorio ludico creativo per bambine e bambini, disegni a mano libera, costruzione di giocattoli e di bijoux di tutto il mondo. Dopo il successo dello scorso anno, ritorna anche l’angolo dei giochi da tavolo del lontano oriente: l’associazione italo-filippina Mabuhay propone il gioco del Karrom (India, Sri Lanka, Filippine), del Go/weiqi/baduk (Giappone, Cina, Corea), del Mahjong (Cina, Filippine, Vietnam, Taiwan, Romagna), del Pakisi/ludo (India, Nepal, Bangladesh), della Sungka/chonga (Filippine e indonesia), del Xiang Qi (scacchi cinesi). Ci sarà anche il laboratorio ludico di primo approccio alle lingue (inglese, francese e spagnolo) a cura de Il Terzo Mondo.

Le Mostre

Anche quest’anno mostre e installazioni a tema. In Piazzetta Almagià ci saranno i roll up con 10 scatti scelti dagli studenti del Liceo Classico e dell’Istituto Olivetti Callegari dal titolo Nel labirinto dei luoghi comuni. Al Dock 61 l’associazione Marigodosa espone Uciadìna. Impressioni romagnole. All’interno dell’Almagià gli studenti della Scuola di Lingua e Cultura Italiana L2 di Laboratorio Mondo propongono le loro Prospettive di luoghi comuni, una mostra fotografica che mette in luce lo sguardo dei fruitori dello spazio cittadino.

3 vele sul mare dei luoghi comuni presso la Banchina del Canale Candiano è ’installazione artistica a cura dell’Associazione ribellARTI.

Sabato si continua con i concerti e i dibattiti. Si esibiranno la Banda della Darsena e la Dame Blanche. Non mancate!

UN FESTIVAL PARTECIPATO

La progettazione partecipata, individuata come metodologia di lavoro per la realizzazione del Festival delle Culture, avviatasi dal mese di ottobre 2015, anche quest’anno ha coinvolto un nutrito gruppo interculturale (una cinquantina di persone) che si è riunito e organizzato in un percorso ideativo, creativo e costruttivo secondo fasi e modalità tipiche delle pratiche dell’animazione sociale e di sviluppo di comunità

Ci sono stati gli incontri plenari (o assembleari) per costruire il linguaggio comune, gli obiettivi, le regole e il metodo, il filo conduttore del Festival a cui ogni gruppo di lavoro ha fatto riferimento. Quest’anno il tema/sfondo integratore scelto, è : “I luoghi comuni”.

Ci sono stati gli incontri plurimi dei 5 Gruppi di lavoro tematici (gruppo laboratori, gruppo giovani e parata, gruppo spettacoli, gruppo dibattiti, gruppo comunicazione): ogni gruppo si è dedicato all’elaborazione di idee, alla possibile realizzazione e fattibilità progettuale nominando al proprio interno un referente coordinatore/facilitatore. E’ stato uno spazio creativo, di confronto, di raccolta di documentazione e conoscenze, di ricerca e di organizzazione . Nei gruppi di lavoro, la conoscenza viene fuori dall’esperienza personale e dalla sua condivisione, in un lavoro di esplorazione e scoperta delle tante risorse umane di cui dispone in primo luogo la città e i suoi dintorni, ma con uno sguardo aperto all’intero territorio nazionale ed europeo

Infine le progettazioni dei gruppi sono state portate alla plenaria (il 25 maggio), discusse ed approvate. Quindi l’assemblea ha avuto il compito di decidere il palinsesto del Festival con una visione comune d’insieme, coerente e integrale.

Questo è l’esito, http://www.festivaldelleculture.org/programma/, l’approdo di un cammino comune iniziato ad ottobre e che a fine giugno si compirà.

Ancora una volta il Festival delle Culture tornerà e la città se ne accorgerà.