25 Ottobre 2016

Primi dati di utilizzo dei servizi di banda larga a Roncalceci, Fosso Ghiaia, San Zaccaria e Mezzano grazie ai quattro ponti radio installati in aprile: conclusi finora 252 contratti

A sei mesi dall’inaugurazione dei quattro ponti radio finanziati e realizzati da Comune e Lepida spa e con il contributo delle fondazioni bancarie, attraverso i quali è stato possibile portare i servizi di banda larga a Roncalceci, Fosso Ghiaia, San Zaccaria e Mezzano, si fa un primo bilancio sulle attivazioni da parte degli operatori di telecomunicazione: l’ATI Spadhausen/CesenaNet, la prima classificata e la prima ad installare, ha concluso 252 contratti, dei quali 204 residenziali e 48 business. Il territorio che ha risposto maggiormente è quello di Mezzano, con 79 contratti: seguono Roncalceci (76) San Zaccaria (67) e Fosso Ghiaia (30).

Interessante notare che i tagli superiori di banda (più veloci) sono stati acquisiti soprattutto dalle aziende che necessitano di rimanere competitive sul mercato, con strumenti telematici avanzati, ad alta affidabilità.

In questi sei mesi la richiesta di banda è triplicata, segno di un utilizzo costante da parte dei nuovi utenti e di un fabbisogno reale. L’iniziativa ha riscosso l’interesse di numerosi operatori, per cui si sta valutando se e come ampliare il numero degli operatori ospitati.

Il punto della situazione è stato fatto questa mattina nel corso di una conferenza stampa in municipio.

L’assessore allo Sviluppo economico e a Ravenna digitale Massimo Cameliani si è detto “molto soddisfatto dei risultati positivi di un investimento al quale tenevamo moltissimo, indispensabile per dare concrete ed efficaci possibilità di connessione ai cittadini e alle imprese del nostro forese. Si trattava di fornire loro un servizio fondamentale; per questo ringraziamo le fondazioni bancarie, che hanno messo a disposizione la quota di 200mila euro che era a carico del Comune, mentre i restanti 800mila euro sono stati finanziati dalla Regione attraverso Lepida”.

“Eravamo in tre attorno ad un tavolo – ha ricordato Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida Spa – quando è nato il progetto tralicci Ravenna. “Se gli operatori non investono ed il territorio necessita di soluzione per Internet come possiamo fare?” ci chiedemmo all’epoca. L’idea che ci parve convincente fu “Circondiamo Ravenna per servire tutto il forese ed anche Ravenna stessa, gli operatori verranno!“. Interessante misurare oggi che gli operatori sono venuti, ma soprattutto che i tralicci hanno generato un mercato. Una scommessa non banale, vinta. Con l’aumento del traffico proseguiamo a fare investimenti per portare sempre più banda ai tralicci”.

Lanfranco Gualtieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e Sauro Mattarelli, vicepresidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, hanno sottolineato come le due fondazioni bancarie abbiano contribuito con convinzione alla realizzazione del progetto, a partire dalla consapevolezza di quanto ormai interventi di questo tipo siano fondamentali per lo sviluppo di un territorio vasto come quello del comune di Ravenna.

Elia Spadoni di Spadhausen e Carlotta Balzani di Cesena Net hanno espresso la propria soddisfazione per l’andamento dei contratti in questi primi mesi e hanno a loro volta evidenziato che questo intervento di infrastrutturazione pubblica ha consentito di raggiungere cittadini e imprese che prima era molto complicato raggiungere.

Infine Mario Petrosino in rappresentanza della Cna comunale ha detto di ritenere positivo il fatto che già una cinquantina di imprese abbiano colto questa opportunità stipulando un contratto e ha sua volta ribadito che oggi quella di essere efficacemente connessi è una condizione non sufficiente ma necessaria per stare sul mercato.

I ponti radio sono stati inaugurati ad aprile.

I tralicci installati hanno un raggio di copertura potenziale di venti chilometri, che gli operatori normalmente usano per coperture di dieci chilometri. Sono alti venticinque metri, la base è di due metri per due metri. Le antenne installate sono a basso impatto elettromagnetico in quanto irradiano una potenza molto bassa, ben al di sotto dei limiti posti dalle norme.

L’investimento ha lo scopo di permettere a cittadini e imprese che lì risiedono di potersi connettere in banda larga e banda ultra larga, immediatamente, a Internet in modo efficiente e veloce. Gli operatori di Telecomunicazioni selezionati da LepidaSpA attraverso un avviso pubblico trovano condizioni particolarmente favorevoli per andare a servire aree carenti di Internet, cosiddette a fallimento di mercato, e si muovono in aree ove in autonomia non sarebbero riusciti ad andare.