29 Agosto 2016

Ravenna per Dante: 22 agosto – 12 novembre

Dante è poeta universale in quanto capace di muovere e destare sempre nuove domande di senso, è “poeta del futuro”, perché porta il suo lettore a guardare oltre. Ravenna, la cui ricchezza e vivacità culturale, unite alla capacità di lavorare insieme, sono acclarate, accoglie da tempo il confronto con il lascito dantesco, ritrovando in esso la via maestra per la costruzione della propria identità.

“Ravenna per Dante” è il risultato di una buona pratica del Comune di Ravenna che, come negli anni precedenti, ha condotto un’azione di coordinamento delle realtà impegnate nella produzione di eventi, di sostegno di progetti innovativi e di gestione diretta di esperienze virtuose, con un esito che per innovazione, qualità e quantità pone il calendario ravennate ai vertici della programmazione dantesca nazionale e dunque internazionale. Concorrono infatti all’elaborazione del programma dantesco, l’Istituzione Biblioteca Classense con l’Opera di Dante e Nati per Leggere, la Fondazione Cassa di Risparmio, a cui si deve un ampio sostegno, e con essa l’Accademia della Crusca, il Centro Dantesco dei Frati Minori con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università di Bologna, la Società Dante Alighieri, la Fondazione RavennAntica, l’Associazione Dante in Rete, la Società Dante Alighieri, Bonobolabo, Terre di Dante e le tante associazioni impegnate per la cultura del territorio.

Il programma – 73 appuntamenti, 30 protagonisti dell’organizzazione, 25 spazi coinvolti dalle sedi istituzionali ai luoghi privati ai siti naturalistici, 41 giorni di attività lungo un periodo di due mesi e mezzo circa – è dunque reso possibile dal lavoro costante e condiviso che istituzioni e associazioni hanno condotto insieme al Comune di Ravenna, con sguardo costante alla ricerca, alla fruibilità e alla partecipazione. L’obiettivo non è solo una valorizzazione di Dante in senso stretto, attraverso proposte di alto profilo scientifico e iniziative di divulgazione e animazione culturale, ma la fruizione dei luoghi di memoria dantesca e dei tanti spazi culturali, da quelli propriamente danteschi come la Zona del Silenzio, ai teatri, i luoghi dell’incontro pubblici e privati, le biblioteche, fino alle piazze, senza dimenticare i luoghi più complessi come la Casa Circondariale e il Palazzo della Prefettura e le eccellenze naturalistiche del territorio, come la pineta di Classe.

Nella proposta culturale, già avviata, nei giorni scorsi, dalla prestigiosa Scuola Estiva Internazionale di Studi Danteschi, realizzata dal Centro Dantesco con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, riservata ad una selezione dei migliori studenti della materia, si possono individuare dei percorsi di fruizione e di partecipazione rivolti a tutti.

Vi è innanzitutto un impegno scientifico di studio e approfondimento, in collaborazione con le principali Università e Istituzioni preposte alla ricerca dantesca, senza il quale verrebbe resa vana ogni azione di divulgazione. Si ascrivono certamente a questo obiettivo le Letture Classensi che con la lectio prevista nel giorno della memoria annuale del Poeta, costituiscono uno strumento, grazie alla pubblicazione degli atti da parte dell’editore Longo, prezioso per gli studi specialistici.

Vi sono poi appuntamenti che, partendo sempre dall’istanza della ricerca, sono orientati alla diffusione della conoscenza, come la rassegna Dante 2021 sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio in collaborazione con l’Accademia della Crusca e Le Conversazioni Dantesche, fortunata collaborazione tra il Comune e l’Università di Ravenna.

Attenzione particolare è riservata ai giovani: gli studenti delle scuole e i cittadini sono gli interlocutori di Dante in Rete, che ha esteso la chiamata dantesca dagli studenti a chiunque voglia cimentarsi con la lettura di Dante con OltreDante, progetto di lettura corale della Commedia; il Planetario organizza specifici incontri didattici in cui scienza e letteratura offrono scenari inconsueti. Anche i più piccoli possono avvicinarsi al Poeta e alla poesia con le letture dei volontari di Nati per leggere e immergersi nei percorsi naturalistici, con le famiglie, nelle escursioni del progetto InCanto di NatuRa.

Si colloca come evento unico ed eccezionale, non solo a Ravenna, ma nel mondo, La Divina Commedia nel Mondo, rassegna internazionale che ha portato nella nostra città 58 versioni della Commedia nelle lingue internazionali e con essa la passione di persone che dai 5 continenti si stringono intorno a Dante; l’azerì dell’Azerbaigian, l’urdu del Pakistan e la LIS Lingua dei Segni Italiana saranno le vie per presentare un Dante davvero per tutti.

Molto innovativa la proposta espositiva che indaga i percorsi della fotografia d’autore anche nella sua declinazione social nella mostra Con vista carca di stupor; fotografia con attenzione ai temi ambientali e della spiritualità francescana è Dante Eco del fotoreporter Gianpiero Corelli; infine una traduzione dantesca nei codici contemporanei dell’arte è il progetto Id_Dante ai chiostri dell’Oriani e interpretazione francescana.

Come nelle scorse edizioni la musica e la danza non mancheranno di comunicare con il proprio linguaggio universale il messaggio dantesco; si segnalano le esecuzioni dell’orchestra Corelli e della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco. Nuova è la proposta di Cantieri che dedica a Dante un evento nell’ambito del festival Ammutinamenti con lo spettacolo Oro e pietà presso i Chiostri francescani. Tra teatro e musica sono gli eventi voluti dal Centro Dantesco presso la Basilica di San Francesco Vergine Madre di Lucilla Giagnoni e Alla ricerca di Dante. Un tramonto di metà settembre di e con Federico Bonetti Amendola.

Questo susseguirsi di occasioni di conoscenza e di divertimento nei luoghi che rappresentano il segno materiale della presenza e della tradizione dantesca e nei nuovi spazi di produzione culturale, di eventi strutturati su istanze scientifiche e commistione di linguaggi creativi della contemporaneità, fanno di Ravenna il posto dove l’attualità vivificante dei capolavori danteschi, in primis la Commedia, inesauribile ‘opera mondo’ in cui è forse depositato anche il segreto della nostra modernità, si fa monito per ogni generazione.