14 Aprile 2017

Autotrasportatore altera la carta tachigrafica per prolungare i periodi di guida consentiti: la Municipale gli ritira la patente e lo sanziona per 1.700 euro

Nel pomeriggio di mercoledì, durante un servizio di controllo sul trasporto pesante, una pattuglia dell’ufficio Emergenze e sicurezza stradale della Polizia municipale ha accertato, lungo la statale E45, violazioni commesse da un 59enne, conducente di un veicolo composto da motrice e rimorchio di proprietà di un’azienda campana, che hanno portato al ritiro immediato della patente di guida e alla redazione degli atti relativi, con sanzioni per un totale di 1.700 euro circa, la detrazione di 20 punti dalla patente e la sospensione da 1 a 6 mesi.

I controlli sono stati effettuati mediante l’utilizzo del software “Police Controller”. Due le gravi irregolarità emerse dallo scarico dati del veicolo, inerenti consistenti periodi guida effettuati senza inserire la carta tachigrafica del conducente allo scopo di prolungare i periodi di guida consentiti.

“Anche questi controlli, come gli altri e in genere tutte le azioni messe in campo dalla Municipale, si inseriscono nella complessiva strategia mirata a incrementare la sicurezza – commenta il vicesindaco Eugenio Fusignani, con delega alla Polizia municipale – E’ infatti del tutto evidente che una persona che si mette alla guida di un mezzo del genere senza avere osservato i prescritti periodi di riposo costituisce un pericolo gravissimo, come purtroppo testimoniato da più di un incidente. Naturalmente non si vuole demonizzare nessuna categoria, ma fare i controlli e sanzionare le violazioni è assolutamente doveroso, in un’ottica che è al contempo repressiva e preventiva”.

Nel dettaglio, dai controlli effettuati, il conducente risultava aver percorso il 23 marzo scorso 100 chilometri alla velocità media di 59 chilometri orari; e il 28 marzo 88 chilometri alla velocità media di 69 chilometri orari.
In entrambi i casi è emerso che il selettore delle attività del cronotachigrafo risultava posizionato in “out of scope”, che è l’opzione da utilizzare per gli spostamenti brevi all’interno di depositi o aree private, con omesso inserimento della carta tachigrafica del conducente.
Ovviamente i dati estrapolati risultavano assolutamente incompatibili con una simile opzione in riferimento alle percorrenze effettuate ed alle velocità medie riscontrate.
Gli agenti sono riusciti comunque ad attribuire allo stesso conducente le gravi irregolarità riscontrate analizzando i tabulati giornalieri dai quali risultava che tra il disinserimento della carta del conducente e l’inizio del nuovo periodo di guida “irregolare” erano trascorsi solo 18 secondi. Tempo ovviamente insufficiente a fare in modo che un eventuale altro autista (peraltro risultato non presente a bordo del veicolo) avesse potuto dare il cambio al conducente uscente.
Messo di fronte all’evidenza, lo stesso conducente ha ammesso la propria responsabilità.