10 Maggio 2017

Controlli della Polizia Municipale: sanzionati tre esercizi pubblici in zona stadio perché vendevano alcolici benché vietato

La Polizia Municipale di Ravenna – ufficio polizia commerciale e tutela del consumatore – ha sanzionato domenica tre attività di somministrazione alimenti e bevande che si trovano nelle immediate adiacenze dello stadio Benelli, ai sensi della specifica ordinanza che vieta la vendita di alcolici nelle giornate di campionato (da due ore prima ad un’ora dopo la partita). Per i responsabili è quindi scattato il relativo verbale pari a 200 euro.
Un altro intervento si è reso necessario in un esercizio pubblico nella prima periferia sud di Ravenna, per mancato rispetto del divieto di fumo.
La verifica, attuata in seguito ad una segnalazione giunta alla centrale operativa, ha permesso di accertare l’effettiva violazione della normativa in materia per cui sono state contestate le sanzioni previste sia al titolare dell’attività (440 euro) che all’avventore che stava fumando (55 euro).

Normativa: “Il Decreto Legislativo n. 6 del 12.01.2016 – spiega la Municipale – nel recepire la Direttiva Europea 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati, oltre a legiferare sui contenuti dei prodotti del tabacco lavorato, sui relativi imballaggi e sulla previsione di avvertenze da riportare in essi, modifica l’articolo 51 della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003 che, rubricato come Tutela della salute dei non fumatori, vieta il fumo di tabacco in diversi ambiti quali locali pubblici non attrezzati, scuole, luoghi di cura e simili aggiungendo anche il divieto di fumo a bordo di veicoli in cui siano presenti minori di anni 18 ovvero donne in stato di gravidanza. I trasgressori a tali disposizioni sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 25 a Euro 250; la misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni. Per la violazione è ammesso il pagamento in misura ridotta pari a 50 Euro ovvero 100 nell’ipotesi aggravata”.