23 Maggio 2017

Da domani 250 studiosi di tutto il mondo in città per la prima edizione di “Congresso Internazionale Dantesco / Dante International Conference”

L’Università di Bologna, in collaborazione con il Comune di Ravenna, ha organizzato, novità assoluta nella storia degli studi danteschi, una Conferenza Internazionale su Dante, una chiamata internazionale a tutti i dipartimenti universitari e alle grandi società di studio per un confronto a tutto campo sullo stato dell’arte della ricerca su Dante.
Si terrà dunque a Ravenna da mercoledì 24 a sabato 27 maggio la prima edizione di “Congresso Internazionale Dantesco / Dante International Conference”, promossa con il patrocinio delle maggiori società scientifiche, letterarie e linguistiche interessate allo studio e alla divulgazione delle opere di Dante, che costituisce l’avvio di un ambizioso progetto che con cadenza biennale traguarderà le celebrazioni del centenario del 2021, portatore di importanti ricadute per il prestigio internazionale di Ravenna e importante realtà di collaborazione tra il territorio e l’Università di Bologna.
L’appuntamento è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa alla sala Dantesca della biblioteca Classense, alla presenza di Sebastiana Nobili, coordinatrice del corso di laurea in Beni culturali dell’Università di Bologna – sede di Ravenna; Luigi Canetti, vicepresidente della scuola di Lettere e Beni culturali dell’Università di Bologna – sede di Ravenna; Elsa Signorino, assessora alla Cultura; Maurizio Tarantino, direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense.
Il fine del Congresso Internazionale Dantesco è quello di offrire a tutti gli studiosi di Dante la possibilità di incontrarsi, di presentare e discutere le proprie ricerche, di venire a conoscenza delle ricerche degli altri studiosi.
Non solo costituisce l’occasione per un’ulteriore affermazione internazionale della città di Ravenna quale città dantesca; la partecipazione di molto superiore alle previsioni, trattandosi di una prima edizione, che tocca le 250 iscrizioni provenienti dalle Università di tutto il mondo, con una netta predominanza di giovani ricercatori, e il prestigio degli studiosi che guideranno le singole sessioni si uniscono ad una proposta di valorizzazione della cultura dantesca che spazia dalle arti performative alle esposizioni.

“Possiamo senz’altro dire – commentano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – che in queste quattro giornate tutto il mondo degli studiosi e degli accademici che dedicano il proprio lavoro e la propria vita a Dante e alla sua opera ‘avrà casa’ a Ravenna; e ovviamente non c’è luogo più ‘naturale’ per riflettere sulla vita e la poetica del Sommo poeta.
Questo appuntamento ci accompagnerà fino alle celebrazioni del 2021, nelle quali vogliamo che Ravenna sia protagonista, intessendo una fitta trama di relazioni con altre realtà, a partire da Firenze, e con le istituzioni dantesche.
Il settimo centenario della morte di Dante sarà certamente un momento di grande fermento, cambiamento e motivo di rinnovamento per Ravenna, anche a livello urbanistico, con l’obiettivo di lasciare segni permanenti nella città; e sarà anche l’occasione per restituire pienamente la figura di Dante alla cultura mondiale. La sfida per la città sarà quella di saper cogliere ed esaltare quei valori e quelle idee – passione politica, senso di appartenenza, etica, onestà, misericordia, fratellanza, solidarietà, tolleranza, ospitalità, integrazione, visione – contenute nell’opera dantesca ancora attuali e capaci di parlare alla società contemporanea, rendendo la figura di Dante simbolo di apertura al mondo e realizzando sempre di più l’auspicio di Benedetto Croce ‘che Ravenna diventi (nel nome di Dante) meta per i cittadini del mondo’”.

Durante le quattro giornate della Dante International Conference gli studiosi avranno la possibilità di partecipare al progetto “Inferno” di Marco Martinelli, fin dalla prova generale di domani, mercoledì 24 maggio, alle rappresentazioni di “Giovani artisti per Dante” che Ravenna Festival a partire dal 25 maggio ogni giorno realizzerà agli antichi Chiostri Francescani e apprezzare la mostra bibliografica “L’Inferno degli Italiani” allestita alla Biblioteca Classense. Ravenna infatti è stata scelta quale sede del prestigioso congresso perché da sempre impegnata a promuovere lo studio e la lettura di Dante con una proposta culturale che per innovazione, quantità di eventi e di pubblico coinvolto e qualità scientifica ed artistica non ha eguali.
Alcuni fra i luoghi più prestigiosi della città ospiteranno le sessioni del congresso a partire dalle sale della Biblioteca Classense nella giornata di esordio, domani, quando ai saluti delle autorità seguiranno gli interventi di autorevoli italianisti – Pasquini, Pertile e Wilson solo per fare alcuni nomi – su “Leggere Dante oggi”.
Alle sessioni parallele, che si svolgeranno a Palazzo Corradini, veri e propri confronti tecnici in cui saranno coinvolti i 250 studiosi, strutturati in oltre 40 tavoli di lavoro, seguiranno ogni giorno delle sessioni plenarie aperte alla città. In particolare giovedì 25 maggio alle 18 a Palazzo Corradini Ronald Martinez della Brown University terrà una conferenza sui procedimenti stilistici e poetici del Paradiso dantesco e venerdì 26 maggio, sempre alle 18, nella sala Ragazzini di largo Firenze la professoressa Lucia Battaglia Ricci, nota e amata dal pubblico ravennate per i suoi illuminanti interventi sugli apparati illustrativi, i cosiddetti “commenti figurati” della Commedia, intratterrà il pubblico appunto sulla tradizione figurata.
Prestigiosa conclusione sabato a Palazzo Rasponi dalle Teste a partire dalle 9.30; ad una tavola rotonda sulle nuove prospettive degli studi danteschi seguirà un tavolo istituzionale presieduto dal sindaco Michele de Pascale che, con l’assessore di Firenze Alessia Bettini e con autorevoli rappresentanti delle istituzioni dantesche come il presidente della Società Dantesca Marcello Ciccuto, affronterà il tema “Le città e le istituzioni verso il centenario: idee, proposte e progetti per le celebrazioni dantesche”.