Domani, giovedì 28 settembre, alle 17 il professor Giancarlo Petrella, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia, terrà nella sala Dantesca della biblioteca Classense una conferenza dal titolo “Un incunabolo perduto, un incunabolo ritrovato. La “Historia di Maria per Ravenna”.
Lo spunto è dato dalla recente acquisizione, da parte della Biblioteca Classense, di un’edizione del celebre cantare quattrocentesco che narra una versione della storia di “Maria in Ravenna”, vicenda licenziosa legata al famoso proverbio popolare che, nella città bizantina, si traduce in “Zarchê Mariôla par Ravèna”.
Costruita sul topos del vecchio marito gabbato da una coppia di giovani amanti e condita da doppi sensi, la novella si compone di 80 ottave in rima e fu stampata più volte tra il Quattrocento e il Seicento in una serie di edizioni popolari di grande successo, come testimonia l’esiguità delle copie sopravvissute (solo una per ciascuna delle varie edizioni): l’opuscoletto, che si compone di poche carte, è spesso letteralmente consumato dalla pratica della lettura ripetuta o condivisa.
Il professor Petrella racconterà lo stato degli studi sull’esemplare in possesso della Classense, unica copia rimasta di un’edizione altrimenti sconosciuta e da lui datata alla fine del XV secolo. L’incunabolo è stato restaurato dal Laboratorio Formula Servizi di Forlì grazie anche al contributo di Claudia Agrioli, presidente dell’Associazione “Amici della Biblioteca Classense” e già presidente Fidapa – Ravenna. La serata prevede anche interventi di Claudia Giuliani, già direttrice della Classense, e di Roberta Stanzani, restauratrice dell’antico manufatto a stampa.
Per informazioni www.classense.ra.it.