05 Aprile 2017

Il Comune rinnova la convenzione con la Federazione italiana scuole materne. L’assessora Bakkali: “Puntiamo a un sistema sempre più integrato, che garantisca qualità dei servizi e parità nell’accesso. Fondamentale il ruolo della Fism”

“Il raggiungimento di una qualità sempre più alta dei servizi educativi forniti ai bambini nella fascia di età da 0 a 6 anni e dei maggiori livelli di copertura possibili rispetto alla domanda sono gli obiettivi che ci hanno sempre orientato nella realizzazione di un sistema formativo integrato che comprende scuole e nidi d’infanzia comunali, statali, aderenti alla Fism e ad altri gestori privati – tutti soggetti che concorrono, senza fini di lucro, allo svolgimento di una funzione pubblica – con i quali sono stati instaurati reciproci rapporti di collaborazione, anche attraverso un diffuso sistema di convenzioni e protocolli d’intesa”.

Lo ricorda l’assessora all’Istruzione e infanzia Ouidad Bakkali alla vigilia del rinnovo della convenzione con la Fism (Federazione italiana scuole materne). La nuova convenzione – precedentemente ne erano state stipulate due, una per le scuole dell’infanzia, l’altra per le sezioni primavera, ora si passa ad una unica – è stata recentemente adottata dalla giunta; oggi pomeriggio sarà esaminata e discussa dalla commissione consiliare competente.

“L’obiettivo – continua Bakkali – è quello di valorizzare ulteriormente il ruolo svolto dalle scuole Fism, che hanno sempre mantenuto una stretta relazione con l’amministrazione comunale, fatta di incontri periodici, nell’ambito di una progettualità pedagogica intesa congiuntamente, a favore del benessere dei bambini e della soddisfazione dei bisogni delle famiglie, e di rendere sempre più omogeneo il sistema nel suo complesso”.

Le 15 scuole, con 41 sezioni di scuola dell’infanzia e 10 sezioni primavera, aderenti alla Fism nel territorio del comune di Ravenna sono in particolare radicate in alcune località del forese nelle quali non sono presenti strutture comunali o statali o comunque non in misura sufficiente a coprire la domanda di posti bimbo; ciò ne fa appunto una risorsa fondamentale per la realizzazione del sistema integrato dell’offerta formativa, rappresentando talvolta l’unico servizio disponibile in grado di garantire risposte alle famiglie. Le sezioni di scuola dell’infanzia coprono attualmente circa il 27 per cento dell’offerta complessiva e le sezioni primavera annesse il 13 per cento, per un totale di oltre mille posti.

Le novità non si fermano al fatto che sarà siglata una convenzione unica: “Viene messa a sistema quella che era comunque una prassi già consolidata, di aiutare le famiglie con difficoltà economiche, rendendo però ancora più uniforme e coerente l’impianto del sistema formativo integrato nel suo complesso. Le scuole aderenti alla convenzione si impegnano infatti all’adozione di un regolamento su rette e modalità di pagamento che evidenzi la possibilità per le famiglie in condizioni economiche disagiate di richiedere l’abbattimento della retta sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente previsto dal Regolamento di assistenza economica e sociale applicato dai servizi sociali, che al momento prevede una soglia per l’ottenimento dei contributi economici non superiore a 7.500 euro.

Inoltre per sostenere maggiormente le scuole di dimensioni ridotte, con un minor numero di sezioni, presenti soprattutto nel forese, in aggiunta al contributo annuo a sezione riconosciamo un contributo annuo a scuola, finalizzato al sostegno dei costi per la qualificazione e il miglioramento dei contesti educativi e scolastici.

Infine, per garantire l’accoglienza di minori con disabilità, trasferiamo all’interno di questa convenzione quanto prima era previsto da una convenzione con Asp, cioè un contributo di 8.200 euro annui per ciascun bambino frequentante con certificazione per l’integrazione scolastica, tenuto conto di una stima di sei bimbi in questa situazione”.

Il contributo annuo a sezione di scuola dell’infanzia sarà di 14mila euro per gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 e di 15mila per l’anno scolastico 2018/2019, comprendendo il sostegno per le spese di funzionamento, la parziale compensazione delle minori entrate derivanti dagli sconti applicati alle famiglie in condizioni economiche disagiate, il sostegno ai processi di inclusione. Il contributo annuo per le sezioni primavera sarà di 13mila euro. Il contributo annuo a scuola sarà di 4.500 euro. Alla luce di questi parametri il contributo complessivo corrisponde a 820.700 euro per il 2017 e il 2018 e a 861.700 euro per il 2019, per un totale di 2.503.100 euro. Rispetto alla convenzione precedente, si registra un aumento di circa 50mila euro nel contributo relativo ai primi due anni e di 95mila in quello relativo al terzo anno. La convenzione avrà validità triennale e sarà rinnovabile per ulteriori tre anni.