Erano tra gli altri presenti l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi, il personale della gestione associata dei servizi sociali, il presidente del Tribunale Bruno Gilotta, il giudice tutelare Cesare Santi e alcuni volontari che terranno aperto lo sportello.
Lo sportello rimarrà aperto il martedì dalle 15.30 alle 17.30 e il sabato dalle 9.30 alle 11.30 (mail sportelloads@comune.ra.it).
In aggiunta agli istituti di tutela e curatela, già previsti dal codice civile per i casi di abituale infermità di mente, la figura dell’amministratore di sostegno (disciplinata dalla legge statale 6 del 2004 e dalla legge regionale 11 del 2009) si pone come strumento di aiuto e protezione per le persone che, per effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi: dal semplice pagamento di una bolletta alla compravendita di un immobile, solo per fare qualche esempio.
L’amministrazione di sostegno è in capo al giudice tutelare: l’amministratore designato riferisce a questa autorità per tutte le azioni svolte o da compiere, il tutto in accordo con la persona amministrata. L’amministrazione può ricadere su un parente, ma anche su di una persona esterna, a discrezione del giudice.
“Abbiamo pensato di istituire questo sportello – dichiara l’assessora Morigi – quale strumento di welfare partecipato. L’attività di sportello, affidata a volontari, rappresenta una scelta di coinvolgimento di cittadini per la condivisione responsabile del bene comune. Lo sportello fornisce le prime informazioni sull’istituto e sulle prassi da seguire per curare l’istanza al Tribunale, nonché orientamenti su ogni specifico caso. Si tratta di un accesso informale e riservato, in cui la persona interessata, un suo parente o anche un semplice conoscente può informarsi sulla natura dell’istituto e sulle pratiche burocratiche necessarie”.