30 Settembre 2017

Ravenna-Chartres: una intensa giornata di eventi per celebrare il 60° anniversario del gemellaggio, tra i più longevi d’Italia e d’Europa

Scambio di doni, premiazione del concorso “Gemelliamoci”, inaugurazione del mosaico in largo Chartres, mostra e concerto

Le celebrazioni del sessantesimo anniversario del gemellaggio con la città francese di Chartres si sono aperte questa mattina quando il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alle Politiche europee Ouidad Bakkali hanno accolto la delegazione francese composta dal sindaco di Chartres Jean-Pierre Gorges, dalla vicesindaca Elisabeth Fromont, dall’assessora allo Sport e all’Istruzione Karine Dorange, dall’assessore alle Relazioni internazionali Patrick Géroudet.
E’ seguita una conversazione sui temi del gemellaggio, della cultura e dell’arte, molto cari ad entrambe le città, e sulle iniziative future da intraprendere, unitamente alle altre città gemellate di Chichester e Speyer, anche in vista del VII centenario della morte di Dante Alighieri o in occasione della Festa della Luce che si svolge nella cittadina francese.
E’ seguito lo scambio di doni e pubblicazioni su Ravenna e Chartres.
La giornata è proseguita nella sala D’Attorre di via Ponte Marino per la premiazione del concorso “Gemelliamoci”. Qui il sindaco de Pascale e il sindaco Gorges hanno salutato i presenti ponendo l’accento sul contributo determinante che Francia e Italia hanno dato alla costruzione dell’identità europea e sull’importanza dello strumento del gemellaggio come veicolo di amicizia e fratellanza tra i popoli.
L’assessora Bakkali ha introdotto la premiazione del concorso ideato dall’associazione ravennate “Amici di Chartres”, in collaborazione con l’Ufficio politiche europee del Comune, e rivolto alle scuole secondarie di primo grado di Ravenna, sottolineando l’impegno corale che lo ha contraddistinto. Era presente il presidente dell’associazione, Ugo Baldrati.
E’ stata premiata la classe 3^A della scuola media San Pier Damiano che ha realizzato il migliore progetto sull’argomento del gemellaggio, illustrato, anche attraverso la proiezione di slide, dagli alunni Jacopo Missiroli ed Emma Giani, guidati dall’insegnante di lettere Cinzia Orioli.
Nel cortile dell’Istituto comprensivo Guido Novello, prossimo a largo Chartres, si è quindi svolta l’inaugurazione del mosaico dal titolo “Campo fiorito – Cattedrale”, vetrata realizzata da Roberta Maioli, Shani Militello, Tsenia Samokhina e Annalisa Testi del biennio specialistico di Mosaico dell’Accademia di Belle arti, condotto da Leonardo Pivi.
L’opera è liberamente ispirata ad una delle vetrate della cattedrale di Chartres.
Alla cerimonia, guidata dall’assessora Bakkali, hanno partecipato, oltre alla delegazione ufficiale di Chartres, gli amici italiani e francesi delle due associazioni, la direttrice dell’Accademia di Belle Arti Paola Babini, il dirigente scolastico della Guido Novello Gennaro Zinno, il docente Leonardo Pivi e gli studenti che hanno realizzato l’opera.
L’opera sarà prima esposta nella Biennale del Mosaico che apre a Ravenna sabato prossimo e successivamente installata in largo Chartres.
Particolarmente emozionante l’accoglienza delle delegazioni che è stata accompagnata dalla esecuzione degli inni nazionali di Francia, Italia ed europeo da parte di 27 alunni delle classi seconde e terze della scuola media Guido Novello che seguono l’indirizzo musicale e strumentale.
Le celebrazioni proseguiranno nel pomeriggio con l’inaugurazione della mostra “Reveries Textiles” – Suggestioni su tela – di Dominique Marielle, alle 17.30, nella sala espositiva di vicolo degli Ariani alla presenza dell’assessora Bakkali.
A conclusione della giornata celebrativa al Teatro Rasi alle 21 si terrà il concerto, omaggio alla musica francese, per pianoforte e clarinetto con musiche di C. Saint-Saëns, Pierné, Debussy, J. Massenet e Klosé. Al pianoforte Marco Santià e al clarinetto Matteo Succi.

Un po’ di storia

Quello tra Ravenna e la città francese di Chartres è uno dei gemellaggi più longevi in Italia e in Europa. Fu stipulato nel 1957 sotto l’egida del Consiglio dei comuni d’Europa per una ragione artistica e culturale legata alle vetrate della cattedrale gotica di Chartres e ai mosaici custoditi nelle basiliche di Ravenna.
Dopo vari contatti epistolari e personali, il 21 giugno 1957 il Consiglio comunale di Ravenna deliberò la proposta di gemellaggio avanzata dalla città Chartres. Il 15 settembre dello stesso anno si tenne a Ravenna la solenne cerimonia in concomitanza con la celebrazione della morte di Dante; il 29 settembre si svolse nel municipio di Chartres analoga cerimonia per la controfirma del gemellaggio. All’epoca i rispettivi Sindaci di Ravenna e Chartres erano Celso Cicognani e Jacques Pichard. Nel 1958 Chartres intitolò a Ravenna una piazza della propria città e Ravenna fece altrettanto dedicando a Chartres la via che collega via De Gasperi con via Rondinelli, denominata, appunto, Largo Chartres. Negli anni 80 e 90 la città di Chartres aveva già stretto rapporti di gemellaggio con le città di Speyer e di Chichester e l’allora Sindaco di Chartres Georges Lemoine propose a Ravenna di gemellarsi anch’essa con le due città, tedesca e inglese, per dar vita ad una virtuosa quadrangolazione fra tutte le città; quella è stata la premessa di successive collaborazioni e condivisioni su vari progetti e iniziative. I rapporti di amicizia con la città di Chartres sono stati caratterizzati da momenti spettacolari; nella circostanza delle celebrazioni del trentesimo e del quarantesimo, svoltesi a Ravenna, due numerose delegazioni di 400 e di 300 persone arrivarono in città con treni speciali provenienti da Chartres. Dal 1958 ad oggi le relazioni sono state contraddistinte da momenti molto intensi che si sono alternati a periodi contraddistinti da una riduzione delle attività. Da circa 23 anni è stata istituita la associazione “Amici di Chartres” che si adopera per stabilire e sviluppare i rapporti e le relazioni di amicizia in tutti i settori socio, economici e culturali della comunità con particolare riferimento ai contatti con le scuole; il futuro delle relazioni di gemellaggio può avere un senso solo se cammina sulle gambe dei giovani.
Allo stato è operativo lo scambio tra nuclei familiari, scambio che si rinnova ogni anno ed è fondato sulla reciproca ospitalità; lo spirito di questo scambio è quello di incontrare e conoscere nuove persone che abitano in altri paesi dell’Unione europea.