06 Maggio 2017

Ravenna protagonista al festival internazionale Fotografia Europea di Reggio Emilia grazie al progetto PR2 Camera Work: in mostra fino a luglio le opere dei tre vincitori

I tre progetti vincitori della rassegna fotografica PR2 Camera Work, indetta dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune in collaborazione con l’Università di Bologna – Campus di Ravenna, sono stati inseriti nel circuito OFF under 35 di Fotografia Europea, festival culturale internazionale dedicato alla fotografia contemporanea con sede a Reggio Emilia, che è stato inaugurato ieri e sarà visitabile fino al mese di luglio. Una selezione di opere dei tre vincitori del concorso PR2 Camera Work sarà esposta nella prestigiosa Galleria Parmeggiani, parte integrante del sistema dei Musei Civici di Reggio Emilia.

Ravenna è l’unico Comune italiano ad essere presente nel circuito del Festival.
Alla cerimonia di apertura, che si è tenuta ai Chiostri di San Pietro, erano tra gli altri presenti l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi; il pluripremiato fotografo polacco Marcin Ryczek, terzo classificato alla rassegna; e Luana Rigolli, volto già noto all’interno di Fotografia Europea, prima classificata a PR2 Camera Work, che esporrà il suo progetto a Ravenna in settembre. Non è potuto essere presente il secondo classificato, il giovane siriano Abdulazez Dukhan, la cui mostra si è da poco conclusa, che ha di recente ottenuto il trasferimento in Belgio, dopo aver passato gli ultimi anni in Grecia con la sua famiglia con lo status di rifugiato.

“Siamo onorati e orgogliosi – commenta l’assessora Morigi – della proposta che ci è venuta da Reggio Emilia. Il tema del festival, “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”, si intreccia fortemente con “Frontiere: Linee tratteggiate di transito”, che PR2 Camera Work ha posto come argomento cardine della sua prima fortunata edizione, in procinto di concludersi.
Entrambi nascono dal comune e condiviso intento di sottolineare il valore che la fotografia ha assunto nella civiltà contemporanea come testimonianza – del presente e per il futuro – di ciò che accade ogni giorno nel mondo, cercando di mettere in luce luoghi, situazioni e persone altrimenti dimenticate, attraverso punti di vista anche estremamente diversi tra loro.
Per noi questi mesi sono stati entusiasmanti, perché siamo riusciti a costruire qualcosa per i giovani e con i giovani, dal momento che questo progetto è stato realizzato con alcuni tirocinanti universitari.
Siamo riusciti a offrire uno sguardo nuovo sulle frontiere e sulla nostra città, perché i confini e i limiti non sono solo materiali, ma anche mentali; è stato un bel viaggio, che ha avuto come protagonisti tanti giovani dal mondo e anche di Ravenna”.