02 Agosto 2017

Rendere più autonomi i ragazzi con disabilità intellettive o disturbo dello spettro autistico: in corso un progetto del Servizio sociale associato rivolto a 30 giovani

L’assessora Morigi: “Lo spirito innovativo è creare opportunità individuali e diverse, così come sono diverse le persone e le disabilità”

Acquisire autonomia nelle situazioni che la quotidianità presenta, in particolare nel tempo libero: per circa 30 ragazzi tra i 15 e i 27 anni con disabilità intellettiva medio lieve o con disturbo dello spettro autistico quello che può sembrare un traguardo difficile si sta rivelando un’opportunità straordinaria e concreta.
Con questo obiettivo infatti il Servizio sociale associato dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi, attraverso una manifestazione di interesse, ha messo a disposizione 30mila euro per la realizzazione di un progetto ad hoc, che è stata affidata al consorzio Selenia.
Si tratta di una proposta innovativa che il Servizio sociale associato ha elaborato per dare a questi ragazzi la possibilità di avere spazi autonomi, anche al di fuori del contesto familiare, e accedere a momenti di svago e divertimento, senza tralasciare gli aspetti abilitanti, grazie al sostegno degli educatori professionali che li affiancano.
Al termine del progetto, che è già stato avviato e avrà la durata di un anno, si farà una verifica degli obiettivi raggiunti con colloqui individuali con i genitori, ma anche con una giornata di festa con tutte le famiglie.
“Lo spirito innovativo di questo progetto – afferma l’assessora alle Politiche sociali Valentina Morigi – intende intercettare desideri, abilità e competenze di ogni ragazzo e ragazza attraverso una proposta creata su misura. Il cambiamento culturale sta proprio in questo: le politiche sulla disabilità devono realizzare progetti individuali e diversi, proprio perché le persone e le disabilità sono diverse”.
Divisi in gruppi omogenei, per interessi e capacità personali, i ragazzi hanno la possibilità di partecipare ad attività ludico sportive, uscite al mare, in piscina, gite fuori porta, cene e feste in spiaggia, visite turistiche di una città, sagre paesane, shopping in città, concerti, eccetera.
Tutte le attività proposte vanno nella direzione del potenziamento delle autonomie personali e delle competenze socio-relazionali, anche attraverso l’esperienza delle complesse dinamiche che il confronto con i pari e il gruppo generano.
Il progetto prevede inoltre l’opportunità di effettuare nel mese di agosto una breve vacanza all’estero, per la quale è prevista la compartecipazione economica delle famiglie.
I ragazzi, affrontando le diverse situazioni con la guida di educatori professionali, possono gradualmente raggiungere autonomie personali che migliorano la loro qualità di vita; ciò favorisce maggiori inclusione sociale, conoscenza e connessione con il territorio di appartenenza.
Nel caso delle uscite al mare, ad esempio, si tratta di apprendere come utilizzare il mezzo pubblico, come acquistare il biglietto, impiegare il denaro per una merenda al bar o un pranzo veloce. Così come, nelle gite fuori porta, diventa importante imparare a consultare siti web per reperire informazioni, predisporre il materiale necessario all’uscita, pianificare il percorso.
Con la partecipazione ad esperienze tipiche della loro età si intende stimolarli ad imparare ad esprimere i desideri, trasformandoli in progetti.