Ho aspettato la conclusione della manifestazione dei finti portuali a Ravenna per esprimere la mia più assoluta solidarietà a tutti i lavoratori e le lavoratrici del porto, agli autotrasportatori, alle forze dell’ordine e a tutti i cittadini e le cittadine che a causa del comportamento irresponsabile di poche persone, di cui diverse provenienti da fuori Ravenna, hanno vissuto ore di disagio e problemi nell’esercizio del proprio lavoro.
I manifestanti non hanno minimamente rispettato le prescrizioni date dall’autorità di pubblica sicurezza e hanno creato enormi problemi alla viabilità del porto e di tutta la città. Città e porto che, torno a ribadire, in molti casi nemmeno conoscevano.
Solo grazie alla professionalità degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine e di polizia si sono evitati problemi più seri e si è riusciti infine a ripristinare la piena accessibilità dell’area portuale. L’auspicio di tutti i cittadini e le cittadine per bene, a prescindere dalle opinioni politiche o persino sul green pass, non può che essere che chiunque abbia commesso illeciti sia tempestivamente identificato e segnalato all’autorità giudiziaria per i diversi profili di reato verificatisi.
Il messaggio chiaro che va mandato a tutta Italia e al mercato della logistica è che i lavoratori e le lavoratrici del Porto di Ravenna sono state le vittime di questi comportamenti e non certo i loro artefici, e che il Porto è pienamente operativo e accessibile con la consueta e riconosciuta efficienza e professionalità.
Non sono solito scendere in polemiche politiche ma non posso negare di essere rimasto sconvolto dalla solidarietà espressa ai manifestanti da parte della Lega Romagna, in particolare dal consigliere comunale Rolando, da quello regionale Liverani e dal segretario Zandoli.
Un partito con enormi responsabilità di Governo, con cui, pur essendone sempre stato fiero oppositore, mi sono sempre confrontato lealmente, non può scendere così in basso, schierandosi contro i lavoratori e gli imprenditori del Porto per non perdere 148, centoquarantotto, voti di NOVAX.
Faccio un ulteriore appello affinché le voci di buon senso, civiche e politiche, della lega e del centrodestra ravennate e romagnolo si dissocino pubblicamente da questi tre esponenti e, almeno su partite così delicate, si faccia fronte comune per sostenere una ripresa economica che è alla nostra portata e non può essere messa a rischio dalla demagogia e dall’irresponsabilità di pochi.
Fra pochi giorni si insedierà il nuovo consiglio comunale di Ravenna, sarebbe bello che uno dei suoi primi atti fosse l’approvazione di un ordine del giorno, sottoscritto da maggioranza e opposizione, a sostengo della campagna vaccinale e di ferma condanna delle azioni illecite commesse oggi.