Giovedì 6 marzo alle 16,45, a Palazzo Rasponi dalle Teste in piazza Kennedy n. 12, sarà in programma “As avessom d’anghê… mo as divartèssom!” un incontro con Giuseppe Bellosi e Franco Gàbici per ricordare la poesia di Olindo Guerrini, spesso centrale nelle illustrazioni di Nedo Del Bene. L’iniziativa, infatti, è inserita nel percorso della mostra “Nedo Del Bene” visitabile a Palazzo Rasponi dalle Teste, con ingresso libero, fino al 23 marzo (escluso il lunedì) nei seguenti orari: dal martedì al venerdì 15.30-19; sabato e domenica 11-19. Promossa dal Comune di Ravenna e Mar Museo d’Arte della città di Ravenna, la mostra è curata da Paolo Trioschi e Marco Del Bene.
Figura importantissima nella cultura popolare di Romagna, amico di Giosuè Carducci, Olindo Guerrini è oggi famoso principalmente per i Sonetti romagnoli, opera in cui – per usare le parole dell’indimenticabile Walter Della Monica, nel suo Poeti e scrittori di Romagna – “con versi dialettali molto efficaci e pieni di colore […] vengono rappresentati tipi, figure, fatti e burle della Romagna e del ravennate di quel tempo, facendo emergere con scanzonata trasgressione e libertà verbale la psicologia della gente della sua terra anche se con qualche alterazione e forzatura”.
Proprio a Guerrini e ai suoi personaggi Nedo Del Bene ha dedicato alcune delle più belle ed efficaci illustrazioni, pubblicate anche in diverse pubblicazioni editoriali e oggi visibili al pubblico nelle stesse sale del Palazzo accanto ad una serie di opere dipinte e in mosaico, nell’intento di presentare l’opera dell’artista ravennate a cento anni dalla nascita. A ricostruire insieme il filo del rapporto tra l’arte di Guerrini e di Del Bene, saranno due figure di rilievo della scena culturale contemporanea ravennate e non solo: Giuseppe Bellosi e Franco Gàbici.
Giuseppe Bellosi è uno dei maggiori studiosi della letteratura in lingua romagnola, autore di numerose opere di documentazione e divulgazione del folclore locale, a partire da quella, monumentale, con il fotografo Giovanni Zaffagnini. È l’autore di “Cento anni di poesia dialettale romagnola” e dei due volumi di “Romagna civiltà”, in collaborazione col dialettologo riminese Gianni Quondamatteo, ricerche per le quali nel 2000 è stato insignito del Premio Guidarello. Negli anni ha ampliato le sue ricerche di etnologia, pubblicando due saggi su Halloween e il Natale, entrambi in collaborazione con Eraldo Baldini. Direttore della Biblioteca “Carlo Piancastelli” di Fusignano fino al 2019, accanto all’attività di ricercatore, ha affiancato da sempre la composizione di versi in dialetto romagnolo, pubblicati anche in diverse raccolte.
Franco Gàbici, è uno dei più seguiti autori e divulgatori di storia locale e della Romagna e uno dei più amati scrittori ravennati. Collaboratore dei quotidiani “Avvenire” e “Il Resto del Carlino” è stato direttore del Planetario di Ravenna dal 1985 al 2008. È vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presidente del Comitato ravennate della Società “Dante Alighieri” e presidente della Associazione Liceo scientifico “A. Oriani”. È membro della Commissione toponomastica del Comune di Ravenna. Fra i riconoscimenti ricordiamo il Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, il Lauro dantesco ad honorem e il Premio letterario “Giovanni Comisso” con la biografia di Leo Longanesi.
Il prossimo “Incontro in mostra a Palazzo Rasponi dalle Teste” sarà giovedì 20 marzo, sempre alle 16.45, con alcuni dei più noti mosaicisti ravennati: Giuliano Babini, Felice Nittolo e Paolo Racagni e Anna Caterino del Gruppo mosaicisti Ravenna, con l’intento di scoprire più da vicino il contributo di Del Bene al mosaico ravennate contemporaneo.