30 Luglio 2025

Approvata all’unanimità modifica al Regolamento capanni da pesca e da caccia per consentire una proroga ai lavori di riqualificazione

Nella seduta di ieri martedì 29 luglio (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/), il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera “Modifica all’articolo 09.02-2023 del Regolamento capanni da pesca e da caccia”.

Alla delibera erano collegati un emendamento (scaricabile al link https://cloud.comune.ra.it/owncloud/s/t34lse4WJFLC4Vs) presentato da Alberto Ancarani (Forza Italia), Nicola Grandi e Pietro Maria Moretti (Fratelli d’Italia) e un ordine del giorno (scaricabile al link https://cloud.comune.ra.it/owncloud/s/ESykmpS2VUdXVGD) presentato in corso di seduta da Alberto Ancarani (Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Pietro Maria Moretti (Fratelli d’Italia). Entrambi sono stati respinti con 17 voti contrari (Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Ama Ravenna) e 6 voti favorevoli (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista per Ravenna, Lista per Ravenna – Lega – Popolo della Famiglia).

La delibera è stata presentata dall’assessore all’Urbanistica Massimo Cameliani e propone la proroga dei lavori di riqualificazione attraverso la modifica del regolamento che stabiliva come termine dei lavori il 31 agosto 2025, concedendo ulteriori due anni, fino al 31 dicembre 2027.

L’assessore Cameliani ha evidenziato che il provvedimento trova sponda nella recente approvazione unanime da parte dell’ Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna di una risoluzione nella quale la stessa si impegna a collaborare con Governo e Parlamento, coinvolgendo i territori interessati, affinché si trovi una soluzione equilibrata per mantenere, attraverso le più opportune forme di riqualificazione e sostenibilità ambientale, nonché nel rispetto della disciplina urbanistica, edilizia e di settore, la fruibilità dei capanni, che sono un volano per la valorizzazione di un territorio naturale caratterizzato da grande biodiversità e storicità.

La proroga è stata richiesta dall’Associazione italiana pesca sportiva ricreativa che ha evidenziato come diversi proprietari non sono riusciti a portare a termine i lavori in considerazione degli incrementi dei prezzi delle lavorazioni edili, del fatto che sono state riscontrate difficoltà nel reperimento di imprese disponibili ad assumere in appalto la riqualificazione dei numerosi capanni nello stesso lasso di tempo e in considerazione delle particolarità delle lavorazioni trovandosi in prossimità dell’acqua. La concessione di un ulteriore periodo di tempo permetterà ai proprietari di eseguire i necessari lavori di ristrutturazione dei capanni, manufatti di particolare rilevanza storica. La loro riqualificazione consentirà di preservare e tramandare questo patrimonio culturale nonché valorizzare l’ambiente naturale nel quale insistono. La proroga sarà concessa ai soggetti a cui è stata riconosciuta la proroga al 31 agosto 2025.

Sono intervenuti: Alberto Ancarani (Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Pietro Maria Moretti (Fratelli d’Italia), Guido Fabbri (PD), Igor Gallonetto (Movimento 5 Stelle).

Il gruppo Forza Italia, pur dichiarandosi favorevole alla proroga, ha criticato la posizione della maggioranza su emendamento e ordine del giorno che, a suo avviso, rientravano nello spirito di valorizzazione dei capanni espresso dalla stessa Regione Emilia- Romagna.

Il gruppo Lista per Ravenna ha ritenuto inaccettabile la contrarietà delle forze di maggioranza ad accogliere l’ordine del giorno e l’emendamento che secondo il gruppo puntavano all’obiettivo di una riqualificazione allargata e più incisiva. Tuttavia si è espresso a favore della delibera.

Il gruppo Fratelli d’Italia ha dichiarato voto favorevole alla delibera ma ha fortemente criticato l’opposizione dei gruppi di maggioranza ai contenuti dell’emendamento e dell’ordine del giorno che avrebbero favorito una maggiore riqualificazione anche dell’area naturale.

Il gruppo Partito democratico ha espresso il proprio voto favorevole alla concessione della proroga respingendo con forza le argomentazioni dell’emendamento e dell’ordine del giorno perché non conformi al rispetto delle regole e della legalità.

Il gruppo Movimento 5 Stelle ha richiesto di circoscrivere il dibattito ai contenuti della delibera, ritenendo non accoglibile ogni altra proposta che a suo avviso andava nella direzione di stravolgere un sistema messo in campo con fatica creando delle iniquità.