02 Agosto 2016

Approvati gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni

Favorevoli: gruppi di maggioranza
Contrari: gruppo Alberghini, Forza Italia, Lega nord
Astenuti: Cambierà, Ravenna in Comune
Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60) il consiglio comunale ha approvato gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, nonché per la nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende e istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge, validi per il mandato amministrativo 2016 – 2021.
Hanno votato a favore 19 consiglieri (gruppi di maggioranza), contrari 5 (gruppo Alberghini, Forza Italia, Lega nord), astenuti 3 (Cambierà, Ravenna in Comune).
La proposta di delibera è stata sottoposta alla discussione e al voto del consiglio dalla presidente Livia Molducci, che ha precisato che alcune delle proposte di modifica degli indirizzi scaturite durante l’esame degli stessi in conferenza dei capigruppo erano già state recepite nel testo in discussione (allegato) e ringraziato i consiglieri per il lavoro svolto.
Per altre proposte di modifica hanno presentato emendamenti i gruppi Lista per Ravenna, Cambierà, Ravenna in Comune, Forza Italia e, congiuntamente, i gruppi di maggioranza (allegati testi ed esiti delle votazioni).
Sono intervenuti i consiglieri: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Marco Maiolini (Cambierà), Raffaella Sutter (Ravenna in Comune), Alberto Ancarani (Forza Italia), Alessandro Barattoni (Pd), Lina Taddei (Pd), Michela Guerra (Cambierà), Samantha Gardin (Lega nord), Giannantonio Mingozzi (Pri), Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini), Daniele Perini (Ama Ravenna), il sindaco Michele de Pascale, Fabio Sbaraglia (Pd), Gianluca Rambelli (Sinistra per Ravenna), Patrizia Strocchi (Pd).
Lista per Ravenna, assente al voto per impegni improrogabili, auspicando la maggior condivisione degli emendamenti propri e dell’opposizione, ha fatto presente che se avesse votato il suo voto sarebbe stato rapportato alla misura dell’accoglienza degli stessi da parte dei gruppi di maggioranza.
FI ha sostenuto che non si vuole discutere il carattere fiduciario delle nomine, rivendicando però il diritto dei consiglieri a incidere su un atto di loro competenza; ha ritenuto che le linee proposte e l’emendamento della maggioranza non vadano verso sufficienti trasparenza e innovazione.
Il gruppo Cambierà ha sostenuto che gli emendamenti dell’opposizione andavano nella direzione di una maggiore trasparenza, nella quale a parere del gruppo la maggioranza non si è mossa abbastanza, e non in quella di mettere in discussione il carattere fiduciario delle nomine.
Anche la Lega nord ha ravvisato negli emendamenti dell’opposizione, pur non condividendoli tutti, proposte che andavano nella direzione di una maggiore trasparenza; e ha manifestato delusione per la mancata apertura della maggioranza nei confronti di tali proposte.
Il gruppo Pri ha ritenuto pretestuoso l’atteggiamento dell’opposizione, definendo eccessivo quello che a proprio parere è un voler andare addirittura oltre le norme che già regolano il sistema delle nomine, secondo il gruppo in maniera molto stringente, e garantiscono adeguatamente i cittadini.
Il gruppo Alberghini ha ribadito che gli emendamenti dell’opposizione andavano nella direzione di una maggiore trasparenza e non in quella di condizionare il carattere fiduciario delle nomine del sindaco, anzi garantivano maggiormente la sua azione.
Il gruppo Ama Ravenna ha condiviso l’intervento del gruppo Pri, sottolineato che da tempo si va nella direzione di snellire gli organismi nominati e ridurne i compensi, rivendicato il diritto – dovere del sindaco di nominare i suoi collaboratori.
Il gruppo Pd ha rivendicato gli elementi migliorativi dei nuovi indirizzi, quali ad esempio quelli relativi alla non cumulabilità delle cariche e al conflitto di interessi, e sostenuto che si è lavorato per raggiungere il miglior equilibrio tra trasparenza e salvaguardia delle prerogative del sindaco.
Per Sinistra per Ravenna va rafforzato il concetto di assunzione di responsabilità del sindaco, alla base dell’atto, e il consiglio, che ha dettato le regole, dovrà vigilare sul loro rispetto. In tale ottica il gruppo ha ravvisato segnali definiti importanti di apertura, trasparenza e salvaguardia.
Ravenna in Comune ha annunciato un voto di astensione ritenendo dirimente il non accoglimento del proprio emendamento sulle audizioni pubbliche delle persone che il sindaco intende nominare e facendo a propria volta un richiamo all’esigenza della maggior trasparenza possibile.