Accordo con i privati per la verifica delle autocertificazioni

Accordo fra Comune di Ravenna e privati per la verifica delle dichiarazioni sostitutive rivolto ad assicurazioni, banche, ditte private in genere

Nello svolgimento di pratiche inerenti la propria attività è frequente che ditte private richiedano ai cittadini la produzione di certificati anagrafici e di stato civile, per accertare condizioni collegate ai relativi procedimenti.

Il DPR 445/2000 consente anche ai privati di aderire alle regole della semplificazione (art. 2) accettando le “dichiarazioni sostitutive di certificazione” presentate dai cittadini, con la facoltà di richiedere successivamente agli enti pubblici interessati la conferma dei dati dichiarati previa definizione di appositi accordi (art. 71, comma 4).

E’ evidente il vantaggio offerto al cittadino, che non è costretto a recarsi presso gli uffici comunali e non deve pagare alcun bollo (attualmente 16,00 euro per ogni certificato).

Per favorire l’adozione di questa prassi, il Comune di Ravenna si rende disponibile alla formalizzazione di un accordo con le ditte private interessate per permettere loro di controllare la veridicità dei dati dichiarati dai cittadini.

In allegato lo schema di accordo e la modulistica da fornire al cittadino per l’autocertificazione, comprendente anche la dichiarazione di consenso dell’interessato prevista dalla normativa.

I soggetti privati interessati devono far pervenire, tramite PEC (demografici.comune.ravenna@legalmail.it), allo Sportello polifunzionale del Comune di Ravenna – viale Berlinguer 30 – il modello di accordo in duplice copia, firmato dal legale rappresentante; una delle due copie sarà restituita firmata dal Dirigente dei Servizi demografici e si potrà quindi dar corso alla collaborazione.

Una volta sottoscritto l’accordo, i modelli di autocertificazione potranno essere inviati via PEC allo Sportello polifunzionale del Comune di Ravenna, che provvederà alla verifica dei dati dichiarati.
Non potrà essere dato riscontro alle richieste di verifica provenienti da soggetti privati che non abbiano formalizzato l’accordo sopra descritto.