NextGenerationEU in Emilia-Romagna: il Parco del Delta del Po è uno dei ‘grandi attrattori’ individuati dal PNRR

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Il Parco del Delta del Po, esteso tra l’Emilia Romagna e il Veneto, è stato individuato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come uno dei 14 «grandi attrattori culturali» destinatari di altrettanti interventi strategici volti a rilanciare la cultura e il turismo italiani in modo sostenibile e innovativo. Dei 6 miliardi di euro destinati alla cultura da Italia Domani, infatti, 55 milioni di euro serviranno a finanziare il progetto integrato del Parco del Delta del Po.

Come ha ricordato il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Delta del Po è «un’area riconosciuta riserva della biosfera dall’UNESCO, dove la relazione che lega uomo e ambiente è più che mai stringente» e dunque «permetterà di dare slancio alle potenzialità turistico-culturali dell’intero territorio». Il progetto infatti inciderà positivamente sull’attrattività turistica del Parco, contribuendo allo sviluppo dei territori del Delta del Po attraverso il miglioramento dell’accessibilità del sistema di visita agli ambienti naturalistici, come pinete, paludi, saline, pialasse e parchi naturali. Ciò comporterà il potenziamento dei punti di interesse culturale e naturalistico, attraverso la creazione di piccoli musei diffusi, di capanni per il birdwatching e di camminamenti attrezzati che permettano ai turisti di visitare gli ambienti umidi in piena sinergia con la natura. Inoltre, il progetto prevede anche il potenziamento dei punti di accoglienza, così che possano fornire informazioni, servizi ed ospitalità ai visitatori, nonché erogare didattica ambientale. Nel territorio della nostra regione, infine, il progetto prevede anche lo stanziamento di 5 milioni di euro per la creazione di un polo culturale integrato, attraverso la realizzazione del museo della nave romana di Comacchio ed il restauro del comparto storico in cui è inserito.

Il territorio ravennate sarà particolarmente interessato dagli interventi volti a potenziare la mobilità ciclabile e intermodale nelle aree dell’Anello del Sale di Cervia, quella dei Lidi Nord (Porto Corsini, Marina Romea, Casal Borsetti Nord) e quella del Parco Marittimo. Inoltre, interventi volti al miglioramento del sistema di visita e al potenziamento dei siti naturalistici interesseranno anche le stazioni ravennati del Parco del Delta del Po e il parco naturale di Cervia. L’Assessore regionale al Turismo Andrea Corsini ha accolto con entusiasmo il progetto integrato per il Parco del Delta del Po, affermando che «con queste risorse possiamo continuare a salvaguardare e proteggere il nostro patrimonio culturale e paesaggistico e anche a far nascere nuove occasioni di studio e ricerca […]. L’Emilia-Romagna sarà così pronta ad aprire e a far conoscere ai visitatori di tutto il mondo, uno spazio di rara bellezza.  A piedi, in bici, a cavallo e in barca sarà ancora più semplice scoprire lo straordinario patrimonio di biodiversità che solo il Parco del Delta del Po sa offrire».