COLACRAI Davide Rocco

“Cristo con violino”

Dedicata a Baris Yazgi1

[Sono] il primo giorno di scuola di un piccolo uomoche ha vergogna a parlare2

Sento l’onda che veglia sull’incontro dei miei ultimi batticuori

con le sue variazioni d’azzurro

dove non c’è ritorno,

il mio nome che si allunga in pentagramma

per quelle creature che attendono il cielo,

l’orizzonte che sconfina nel vuoto

prima di essere nostalgia,

sento il giorno che non ha rotta

e l’istante in cui sospeso come una goccia

lascio farmi sogno.

Sono un Cristo che ha per croce un violino,

le sue corde il mio pane quotidiano,

la sua voce il mio perdono,

leggero come polline di conchiglia

mi lascio trascinare dove le stelle marine

sono fiori che cantano l’amore

e il mondo è uno schizzo che ha smesso di bruciare,

capovolto nella tela d’ombra che scintilla

e ovattato come il desiderio di una carezza

che desiderio resta.

Sento il mio corpo liquido, senza sartiame,

e assoluto,

quasi una lacrima che scivola sui polpastrelli del mare

mentre il sole dipinge il suo raggio

con cui mi trafigge

e mi ritrovo sposo senza promessa e senza vestito,

un albatro di bruma che si tende oltre l’onda, dove i ricordi non sono ancora nati e gli occhi tacciono,

mentre le dita predicono un’eco della mia terra.

1 : Baris Yazgi – un ragazzo curdo di 22 anni – è stato ritrovato nelle acque che bagnano l’isola di Lesbo abbracciato al suoamato strumento, il violino, dopo che l’imbarcazione di fortuna sulla quale viaggiava è affondata. Il sogno del ragazzo eraquello di raggiungere il Belgio per iscriversi a una scuola di musica e imparare a suonare alla perfezione il violino.

2 : Sono anni che ti aspetto, Fabrizio Moro