13 Marzo 2023

Toponomastica: in vigore dall’11 marzo l’aggiornamento dei nomi delle strade e delle piazze di tutto il territorio comunale; come verificare il proprio nuovo indirizzo in maniera semplice e veloce

In ottemperanza alle nuove regole tecniche di scrittura dei nomi delle strade e delle piazze, fissate dall’Istat per tutti i Comuni d’Italia, dall’11 marzo entra in vigore il nuovo stradario del Comune di Ravenna, approvato dalla giunta il 28 febbraio.

Si tratta di un obbligo normativo connesso all’istituzione dell’Archivio nazionale dei numeri civici e delle strade, realizzato dall’Istat e dall’Agenzia delle entrate, con il quale lo stradario deve essere coerente.

L’aggiornamento previsto riguarda tutti i toponimi (2.348), che nella stragrande maggioranza dei casi subiscono modifiche minime, ad esempio l’inversione del nome e del cognome oppure una diversa scrittura dei numeri e delle date.

Le banche dati pubbliche saranno aggiornate di conseguenza, tramite l’Anagrafe nazionale della popolazione residente o attraverso il collegamento alla banca dati anagrafica comunale.

Al fine di agevolare cittadini ed attività economiche, al link sottostante è possibile scaricare un’attestazione, riguardante la ridenominazione di ciascun toponimo. Tale attestazione fornirà al cittadino la variazione di indirizzo, e potrà essere esibita ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Questo aggiornamento pone anche rimedio all’annoso problema dei toponimi duplicati, ovvero toponimi uguali riferiti a diverse aree di circolazione. Si tratta di novantacinque toponimi nel nostro Comune, per i quali l’Istat ha più volte chiesto una soluzione definitiva e che causano spesso disservizi nel recapito della corrispondenza, dei pacchi, nelle notifiche degli atti e nella gestione delle emergenze. La soluzione individuata, seguendo i suggerimenti dell’Istat, è quella meno impattante per i cittadini e prevede la modifica della sola “specie” (esempio “viale” al posto di “via”) o l’indicazione della frazione all’interno del toponimo (ad esempio via Chiesa di San Marco invece di via Chiesa). Si precisa che l’Istat non ritiene necessaria in questo caso l’applicazione della procedura di cambio di indirizzo di residenza, trattandosi di un intervento di standardizzazione dei toponimi e non una vera e propria variazione dei toponimi.

Inoltre non è prevista la sostituzione immediata della cartellonistica, se non quando se ne presenterà la necessità.

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